DDL AL SENATO
di Simona D’Alessio
Un albo cui dare vita, quello degli «esperti di danni e valutazioni», con la (contestuale) «abrogazione del ruolo dei periti assicurativi». E, inoltre, procedere con l’«affidamento» della categoria alla Cassa previdenziale ed assistenziale dei periti industriali e dei periti industriali laureati (l’Eppi), nella quale, su «circa 8.000» figure attualmente esistenti in Italia, potrebbero confluirne «tra le 2.000 e le 3.000» unità, coloro, cioè, che esercitano la libera professione. È quanto affermato ieri pomeriggio, nel corso di un’audizione, nella commissione Industria del Senato, dal presidente dell’Apaid (l’Associazione periti auto ed ispettori danni) Roberto Marino, chiamato ad esprimersi su due disegni di legge (1217 e 1666), che mirano a modificare il capo VI del titolo X del codice delle assicurazioni private (di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209) per l’istituzione dell’albo professionale degli esperti danni e valutazioni; a giudizio dell’organizzazione, vi è «un punto dolente» su cui intervenire, ossia le tariffe giacché, «anche se stabilite nella precedente versione della legge, la 166/92, non sono state mai approvate. Ora, esistono compagnie che offrono ai loro fiduciari meno di quanto costi un’ora di manodopera del carrozziere, anche se per effettuare l’accesso e la perizia sia necessario, mediamente, almeno il doppio», ha riferito.

È «senz’altro d’accordo», invece, l’Associazione sul mandare in soffitta il ruolo dei periti assicurativi, istituendo un albo di esperti di danni e valutazioni, così come nel dare l’altolà alle compagnie, impedendo che facciano «accordi con le carrozzerie». In conclusione, come accennato, Marino si è schierato a favore del passaggio della sua categoria, che versa i contributi all’Inps, tra gli assicurati dell’Eppi. Ciò costituirebbe, ha sostenuto il vertice dell’Apaid, una «tutela» per quella fetta del mondo professionale che «rende un servizio sociale in difesa dell’equità e della legalità» in un settore che «rappresenta grandi interessi economici e di sicurezza», ha chiuso.

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