Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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I rendimenti dei fondi pensione hanno retto l’urto della pandemia. Anche nel 2020 quelli dei fondi negoziali hanno superato quelli del Tfr. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i fondi negoziali e i fondi aperti hanno guadagnato in media, rispettivamente, il 3,1 e il 2,9%; per i Pip «nuovi» di ramo III il risultato è stato lievemente negativo, pari a -0,2%. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti, il risultato è stato pari all’1,4%. Nello stesso periodo il Tfr si è rivalutato, al netto delle tasse, dell’1,2%. A spiegarlo è stato il presidente della Covip, Mario Padula, illustrando alla Camera i contenuti della Relazione annuale della vigilanza, evidenziando come «fondi e casse possono svolgere un ruolo importante assumendo iniziative che si inquadrino in un progetto di ampio respiro che abbia il baricentro nella promozione della crescita».
Nel 2020 il risparmio delle famiglie italiane rispetto al reddito disponibile «è cresciuto del 50%» ma escludendo quanto investito nelle quotate «il rendimento è restato piuttosto basso, prossimo a zero», ha spiegato ieri il presidente di Consob, Paolo Savona, nella relazione sul 2020 presentata nel corso dell’incontro annuale dell’Authority con il mercato. Considerata la consistenza d’attività finanziarie in mano alle famiglie, ogni punto percentuale di remunerazione potrebbe valere 30 miliardi, quasi il 2% del pil, ovvero la dimensione di una buona manovra di bilancio pubblico del passato.
  • Materie prime, per le case auto 2,7 mld di costi in più
L’inflazione delle materie prime presenta un conto da 2,7 miliardi di euro alle case auto europee. Secondo Bank of America, nel 2020 alluminio, acciaio, rodio e rame incidevano per 1.700 euro sul costo finale dell’auto. Oggi il peso di questi materiali è salito a oltre 3.000 euro per effetto dell’eccesso di domanda, ma anche di manovre speculative. Gli oneri aggiuntivi si aggireranno quindi sui 600 milioni nel 2021 e sui 2,1 miliardi nel 2022 per ciascun costruttore. La difesa dei margini dipenderà dalla capacità di trasferire questa inflazione sugli acquirenti finali. I marchi premium come Daimler e Bmw potranno aumentare i prezzi con facilità mentre i marchi di massa avranno spazi di manovra più angusti. Secondo Bofa, per esempio, a causa della fiammata delle materie prime Stellantis dovrà sobbarcarsi maggiori costi per 1,2 miliardi nel 2021 e per 3,3 miliardi nel 2022, in parte compensati dal pricing power di cui dispone negli Stati Uniti.

Impennata, nell’anno della diffusione del Coronavirus, delle risorse globalmente raccolte dalle forme di previdenza complementari, nel nostro Paese: il flusso di denaro, infatti, è stato pari a «197,9 miliardi di euro, il 6,7% in più» al confronto col 2019, così come s’è registrata l’«escalation» degli iscritti, giunti a quota 8,4 milioni (in aumento del 2,2% in dodici mesi), numeri che testimoniano «un tasso di copertura del 33% sul totale delle forze di lavoro».
Gli investimenti innescati dal superbonus del 110% consentiranno la ristrutturazione di oltre 100 mila edifici a regime, per una superficie totale riqualificata di oltre 36 milioni di metri quadri. Il risparmio energetico atteso dal superbonus è di circa 191 Ktep/anno (mille tonnellate equivalenti di petrolio l’anno) con una riduzione delle emissioni. Lo evidenzia l’Enea, l’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, in un documento diffuso nei giorni scorsi sull’impatto dei 15 miliardi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sull’efficienza energetica e riqualificazione degli edifici.
Più che allo scaffale del supermercato il duello Walmart-Amazon si è spostato su un altro terreno, quello della salute: in palio un bacino di spesa di tremila miliardi di dollari (2.400 mld di euro), tanto vale il business sanitario Oltreoceano.
Da una settimana il colosso della gdo Usa ha aggiunto una nuova opzione al suo programma in abbonamento Walmart+ (costa 98 dollari l’anno, 80 euro), ovvero lo sconto sui farmaci prescritti più comunemente (diabete, problemi cardiaci, psicofarmaci), a cui i clienti possono accedere a costo zero, o con tagli che toccano l’85%. Walmart ha anche dato una spinta all’assicurazione sanitaria lanciando un’agenzia di intermediazione incentrata su Medicare e collaborando con Clover Health sui piani in co-branding Medicare Advantage.

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  • Rc Auto, calano i prezzi
Si fa meno profondo il solco che divide tradizionalmente il Nord e il Sud Italia in materia di prezzi Rc auto. Secondo l’ultimo bollettino Ivass (nella foto il presidente Luigi Federico Signorini) nel primo trimestre dell’anno il prezzo medio effettivo è calato a 367 euro (-6,3% anno su anno) proseguendo l’andamento in corso da diversi anni che ha visto, nel 2020, scendere per la prima volta sotto la soglia dei 400 euro. Ma per i consumatori del Codacons e dell’Unc non basta visto il forte calo della mobilità e quindi degli incidenti a causa del lockdown imposto dalla pandemia del Covid-19. Per le associazioni di consumatori il taglio da parte delle compagnie assicurative doveva essere ben più consistente. I «prezzi risultano fortemente differenziati tra le province» ha spiegato l’Ivass. Nei primi tre mesi dell’anno il premio medio si è ridotto in maniera più accentuata al Centro-Sud (Catanzaro -9,1%, Roma -8,4%). Ma anche in alcune aree del Nord si osservano riduzioni di prezzo significative come nel caso di Milano (-7,8%) o Bologna (-7,3%).

 

  • Fondi pensione, 8,4 milioni di iscritti (+2,2%)
Aumentano gli iscritti ai fondi pensione ma cresce anche la percentuale di coloro che non versano: nel 2020 – secondo quanto emerge dalla Relazione della Covip, Commissione di vigilanza sui fondi pensione, gli iscritti alla previdenza complementare erano 8,4 milioni, in crescita del 2,2%, un numero pari ad appena un terzo della forza lavoro. A fine anno le posizioni in essere erano 9,3 milioni (inclusive di posizioni doppie o multiple, dello stesso iscritto). Nell’anno il 27,4% del totale degli iscritti alla previdenza complementare (circa 2,3 milioni, in crescita dai 2,2 del 2019) non ha effettuato contribuzioni (era il 26,4% nel 2019) e circa un milione di individui non ha versato contributi da almeno cinque anni. I fondi negoziali a fine anno contavano 3,2 milioni di iscritti, quasi 1,6 milioni erano gli iscritti ai fondi aperti e 3,3 milioni ai Pip (i piani individuali) «nuovi»; erano poco più di 600.000 gli iscritti ai fondi preesistenti. Casse previdenziali e fondi gestiscono circa 290 miliardi.
  • Ey Sustainable Index premia le assicurazioni in Italia
Le compagnie assicurative in Italia sono al top nel rispetto dell’ambiente e nell’attenzione agli aspetti sociali mentre su governance e divario salariale ottengono un punteggio basso È quanto emerge dall’Ey Sustainable Finance Index.
  • Spari e chiodi, portavalori assaltato
Spari e assalto a un portavalori ieri sulla autostrada A1 tra Modena e Bologna, in direzione sud, nei pressi di Castelfranco. Ma il tentativo non è riuscito, ed è subito partita la caccia ai malviventi in fuga. I banditi, armati, avrebbero messo dei chiodi sull’asfalto, quindi hanno minacciato con le armi alcuni automobilisti e hanno dato fuoco alle loro auto per creare un diversivo. Poi hanno costretto due camionisti a intraversare i Tir per bloccare il traffico. Panico, ma nessun ferito.
  • Un cavallo contro l’auto di Lamorgese
Un singolare incidente in piazza della Signoria a Firenze ieri ha coinvolto l’auto del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che era in visita nel capoluogo toscano. Il cavallo che trainava una carrozza di quelle che portano in giro turisti ad un certo punto si è imbizzarrito ed è finito tra due auto, quella del ministro e l’altra della scorta. Nessun ferito, solo qualche danno per le vetture. Il cavallo, ormai libero, è poi entrato dentro la Loggia dei Lanzi, dove è stato bloccato.

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  • Capelli impigliati nella macchina bracciante in fin di vita a Piacenza
Una donna di 26 anni, di famiglia albanese, mamma di un bambino di tre anni, ieri mattina alle 8 è rimasta ferita da un macchinario, che l’ha presa per i capelli e l’ha sbattuta contro l’acciaio.Stavano predisponendo l’impianto di irrigazione, che è tutto automatizzato. Ogni pozzo viene collegato a una pompa elettrica, e il collegamento avviene attraverso un giunto cardanico, un attrezzo elementare che gira velocissimo e pericolosamente, perciò dev’essere “chiuso” da un’apposita protezione. La ragazza aveva i capelli lunghi e legati in una coda, e proprio i capelli sono finiti nell’ingranaggio, che ha strappato la pelle e i capelli, il collo è stato torto all’indietro, il trauma al cranio estremamente violento.

  • Bankitalia: con il Covid cresce la propensione degli italiani al risparmio