Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Per l’ex Bce Bini Smaghi, il sistema europeo dovrà somigliare di più a quello americano, con grandi banche Ue e un vero mercato unico dei capitali. Italia indietro sul consolidamento. Con tassi d’interesse bassi il business tradizionale basato su depositi e impieghi non regge; è necessario diversificare i prodotti e offrire ai clienti servizi più remunerativi, sia per la banca sia per il cliente stesso. Per questo motivo il modello deve essere diversificato includendo prodotti come la banca privata, il wealth management, l’assicurazione e i servizi finanziari alle imprese. Questo richiede tuttavia una certa dimensione che garantisca economie di scala. Altrimenti ci si limita a distribuire prodotti altrui, il che richiede una architettura aperta molto efficiente, se no i margini sono troppo bassi
Richieste di mutuo per l’acquisto della prima casa in forte accelerazione. E con le misure del Governo rivolte ai giovani, in vigore dal prossimo 24 giugno, la crescita è destinata a proseguire. Parola di Mutuionline. Il direttore generale della Divisione Broking del gruppo, Alessio Santarelli, spiega che le erogazioni nei primi quattro mesi, secondo Assofin, sono aumentate del 52% rispetto al 2020. Dall’Osservatorio Mutuionline emerge che la domanda per gli acquisti sta continuando a salire anche nel secondo trimestre, pesando ora per il 65% del totale (di cui il 58% per le prime case) rispetto al 54% dell’ultimo trimestre dell’anno scorso (di cui il 52% per le prime case).
Una realtà previdenziale rilevante in Italia è rappresentata dai fondi pensione preesistenti, quelli cioè che erano già istituiti prima del decreto legislativo 124 del 1993 che ha introdotto una disciplina organica del settore. Secondo l’ultima Relazione annuale della Covip erano a fine 2019 ben 251 rispetto ai 33 fondi negoziali, 43 fondi aperti, 70 piani individuali pensionistici (pip). MF-Milano Finanza ha incontrato Oliva Masini, direttore generale di Previndai, fondo pensione dei dirigenti industriali, case history di successo nel segmento dei preesistenti.
Cercare i rendimenti elevati offerti dai mercati azionari senza dover per questo rinunciare alla sicurezza, seppur poco remunerativa, del reddito fisso è un imperativo categorico per molti investitori. Si tratta di una soluzione intermedia, che può far gola a tutti coloro per i quali uno scudo protettivo è sempre indispensabile, anche quando si decide di addentrarsi nei campi di battaglia più insidiosi (ma redditizi) dell’equity.
Lunedì, 14 giugno, il presidente della Consob, Paolo Savona, terrà l’annuale Relazione al mercato, da remoto, senza, dunque, invitati in presenza, in osservanza delle disposizioni anti-Covid. Fra tre anni la Consob compirà mezzo secolo di vita, iniziata nel 1974, allorché, dopo la manifestazione delle difficoltà istituzionali, da parte del maestro di Savona, l’allora governatore della Banca d’Italia, Guido Carli, di attribuire all’Istituto le funzioni proprie di un’Autorità ad hoc, indipendente, si costituì la Commissione di sorveglianza che per lungo tempo operò con personale prevalentemente distaccato dai ministeri. Si dovette arrivare alla seconda parte degli anni 80 per dare alla Consob un ordinamento, parte del quale era ed è il regolamento del personale che recepisce il contratto collettivo di lavoro Bankitalia e per definire altri aspetti fondamentali dell’agire di questa Istituzione.
Mediolanum My Life Special è un contratto di assicurazione sulla vita di tipo unit linked a vita intera. La natura assicurativa del prodotto si affianca all’investimento in quote di fondi il cui valore dipende dalle oscillazioni dei mercati, e su cui non è di riflesso prevista nessuna garanzia o rendimento minimo. Il contraente può scegliere di destinare parte del premio in uno o più fondi abbinabili attingendo ad una vasta lista di rinomati brand, ma almeno il 70% dell’importo versato deve investito in fondi di società riconducibili al Gruppo Mediolanum.

Le imprese che operano nell’Internet delle Cose (I.o.T) e in particolar modo nell’ambito dei cosiddetti «assistenti vocali» mettono in campo «pratiche di esclusività e di vendita abbinata» e limitano «la possibilità di utilizzare assistenti vocali diversi sullo stesso dispositivo intelligente». E’ la principale denuncia contenuta nei risultati di un’indagine condotta dalla commissione europea sulla concorrenza nei mercati dei prodotti e dei servizi relativi all’Internet degli oggetti (I.o.T.) di consumo.
Trasparenza su beni e reti, redazione di una completa analisi dei rischi, controllo sugli acquisti di tecnologia e apparati, notifica di attacchi cyber entro 6 ore. Sono questi, in sintesi, gli obblighi a carico delle imprese rientranti nel perimetro di difesa cibernetica nazionale, previsti dal decreto legge 105/2019 e dai successivi decreti attuativi in fase di definizione o varati, come il decreto legge sull’agenzia per la cybersecurity (si veda ItaliaOggi di ieri). Energia, trasporti, telecomunicazioni, pubbliche amministrazioni e tutti i servizi essenziali dipendono dalle tecnologie informatiche e digitali e la loro sicurezza è un obiettivo prioritario. Vediamo, dunque, che cosa devono fare le imprese.

 

«Il ritorno di Autostrade in mano pubblica è stata una scelta politica, non certamente di ordine economico né determinerà un vantaggio per la sicurezza. Non ci sarà la stessa attenzione e puntualità nella manutenzione e ammodernamento dell’infrastruttura stradale tipica delle tratte in gestione ai concessionari privati. Sono molti gli esempi di strade pubbliche che non possono essere paragonate per efficienza, sicurezza e decoro alle strade «private». È importante inoltre sottolineare che da questo momento la manutenzione straordinaria e le opere di ammodernamento e riqualificazione del manto come delle barriere di queste strade, ricadranno economicamente sullo Stato, quindi anche sulle tasche dei cittadini, che pagheranno i pedaggi ma in più una parte delle loro tasse dovranno essere impiegate qui».
  • Credem, dividendo di 2 euro
Via libera, dall’assemblea degli azionisti di Credemholding, al bilancio 2020 e alla distribuzione di una cedola di 2 euro ad azione, per un monte dividendi complessivo di 32,958 milioni. È stato determinato in otto il numero dei membri del cda. Per gli esercizi 2021-2023 è stato confermato il consigliere in scadenza di mandato Ignazio Maramotti ed è stato nominato amministratore Barbara Ferrari. I consiglieri Giorgio Ferrari (presidente) e Mariaelena Fontanesi, anch’essi in scadenza, lasciano invece l’organo amministrativo. Il board, tenutosi al termine dell’assemblea, ha quindi nominato Lucio Igino Zanon di Valgiurata presidente ed Enrico Corradi vicepresidente e ha confermato Ignazio Maramotti nella carica di vicepresidente

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  • Bankitalia vede rosa: la ripresa accelera a +5%
La ripresa accelera, trainata dagli investimenti. I consumi ripartono, salgono (piano) le ore lavorate. Ecco perché Bankitalia vede rosa per l’Italia, con il Pil del 2021 vicino al +5%: per la prima volta da decenni sopra quello dell’Eurozona (+4,7%). Ci sono anche le spine, però. La più grande si chiama occupazione. L’Istat calcola in 889 mila i posti persi in un anno (primo trimestre 2021 sul 2020). La stessa Bankitalia ammette che il numero di occupati tornerà ai livelli 2019 di pre-pandemia solo «entro il 2023», nonostante la spinta del Recovery valutata in 2 punti nel triennio 2021-23.

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  • Trattativa sulla polizza per il crollo del Morandi
Una polizza speciale sul crollo del ponte Morandi. L’aveva stipulata Autostrade per l’Italia (Aspi) che due anni prima del disastro del 14 agosto 2018 aveva inserito il viadotto in un elenco particolare di opere assicurate dalla compagnia Swiss-Re. Valore complessivo del contratto: 300 milioni di euro. Durata, dal 30 novembre 2016 al 30 novembre 2018. L’iter per la liquidazione è stato quindi avviato. Ma si è arrivati a un pagamento? «Non ancora: sono riprese da poco le interlocuzioni fra le due parti, che hanno atteso la fine del secondo incidente probatorio sulle cause del crollo, non essendo chiare. C’è comunque la volontà di andare verso una transazione» «La polizza conferma la consapevolezza del concessionario dell’esistenza di un rischio crollo», puntualizza il procuratore di Genova Francesco Cozzi. In quel maggio la società di consulenza Cesi aveva infatti consegnato un report ad Aspi in cui evidenziava le anomalie della struttura e consigliava l’installazione di sensori per tenere sotto controllo i movimenti sospetti. Qualche mese dopo, nel novembre 2016, Aspi includerà il ponte Morandi nella lista delle opere da assicurare chiamata «enti nominati», che si distinguono dalle altre per i maggiori costi di ricostruzione. Nel cda di Aspi dell’11 novembre 2016 venne illustrato un documento nel quale si sosteneva che la Swiss-Re aveva effettuato un sopralluogo sul ponte Morandi per verificarne le condizioni. Una survey che avrebbe convinto la compagnia a dire sì. «Fino al crollo non abbiamo mai eseguito verifiche», ha confermato Fulvio Boy della Swiss-Re, sentito come testimone. «Documento falso», concludono gli inquirenti.

  • Auto, oltre 280 milioni di fatturato nell’indotto grazie all’Ecobonus
L’Anfia, l’associazione delle imprese della filiera italiana automotive, ha calcolato le ricadute della misura sull’intera filiera dei componentisti italiani. Mettendo in fila i dati si scopre che a fronte di 390 milioni di bonus per le auto green – il 30% ancora disponibile – e 250 milioni – per le autovetture con emissioni da 61 a 135 grammi per chilometro, incentivo esaurito in soli tre mesi – il fatturato generato per le imprese dell’indotto automotive è pari a 280 milioni, in parte derivante dal contributo della componentistica a bordo delle autovetture Made in Italy (136 milioni), in parte invece proveniente dalle lavorazioni destinate alle autovetture prodotte all’estero.

  • Assicurazioni. Polizze rivalutabili, Ivass non cede sul rendimento negativo
Nessuna concessione a rendimenti annui negativi per le polizze vita dove la prestazione è legata a gestioni separate “rivalutabili”. Questa è la risposta ottenuta da Plus24 che si era rivolto a Ivass per capire come mai una nuova polizza di Poste Vita, la cui commercializzazione è cominciata alla fine di gennaio 2021, prevedesse alla scadenza dei sette anni di durata, la garanzia solo del 91% del premio investito e non del 100%, come previsto per tutte le altre polizze di durata (con una scadenza prefissata). Come si può infatti appurare da alcuni esempi inseriti nella tabella elaborata con il contributo dell’osservatorio Mia di Prometeia, le polizze analoghe contemplano tutte almeno la protezione dell’investimento iniziale alla loro scadenza.
  • Poste Vita ritira “Domani per te” che garantiva il 92% dell’investito
È stata breve la vita di Domani per te, la polizza “ramo I” in commercializzazione fino a lunedì 7 giugno, quando Plus24 l’ha potuta visionare nella vetrina del sito di Poste, per realizzare un articolo sulle polizze rivalutabili ancora in collocamento sul mercato. L’indagine voleva appurare appunto come cambiano tali prodotti “tradizionali” venduti singolarmente e non in abbinamento alle unit linked, in uno scenario dove le garanzie di questi prodotti si vanno via via riducendo da tempo. Inoltre, il mercato sta puntando molto sui prodotti ibridi che nei primi quattro mesi dell’anno hanno raccolto, secondo i dati Ania, già 16 miliardi (di cui 10 confluiti nel ramo I).
  • Unit, basta l’1% di garanzia ed è «prodotto assicurativo»
A dirlo sono due sentenze gemelle della XVI sezione civile del Tribunale di Roma del 28 maggio 2021, giudice unico Aldo Ruggiero. «Per la prima volta un’autorità giudiziaria italiana riscontra nell’1% un’idonea garanzia assicurativa – spiega Matteo D’Argenio, legale che ha ottenuto il respingimento della richiesta di riqualificazione –. Viceversa finora le pronunce erano state sempre in negativo sulle garanzie ritenendole non sufficienti o irrisorie». Il caso in questione è quello di un padre e di un figlio che hanno perso 5 milioni di euro investiti su polizze della compagnia lussemburghese ValorLife azzerate avendo come sottostante il fondo Cerberus CP.Le vittime, che si sono costituite parte civile anche nel processo penale contro Danilo Larini (noto come Madoff ticinese) che starebbe dietro all’operazione, hanno chiamato in causa anche la compagnia, chiedendo la riqualificazione dei prodotti da assicurativi a finanziari per ottenere la conseguente declaratoria di nullità.
  • Per puntare sull’Italia per gli enti pensione serve uno scudo per il futuro
«Investire in modo diretto in Italia ancora più risorse? Si può, a due condizioni: detassare il capitale investito e ricevere una liberatoria del Governo per evitare che in futuro, altri Esecutivi o i giudici contabili stabiliscano che quell’investimento non fosse appropriato per una cassa di previdenza. Anche per questo i Pir non ci attraggono: la defiscalizzazione dei rendimenti non basta». Alberto Oliveti, è il presidente dell’associazione delle casse di previdenza dei professionisti (Adepp) che hanno attivi per 96 miliardi di euro; ed è anche il numero uno della cassa dei medici e dentisti, la più ricca d’Italia, con 25 miliardi di totale attivi (i dati sono fonte Covip, fine 2019).
In Famiglia Viaggi più vicini e più assicurati
  • INTERVISTA S. Coulot (Axa Assistance). «Più coperture se la meta della vacanza è lontana»
Le compagnie assicurative realizzano volumi molto più importanti sui viaggi verso destinazioni di medio/lungo raggio di quanto non facciano per le destinazioni domestiche. Questo sia per ragioni di incidenza dei premi per il lungo raggio, sia di scarsa attenzione al prodotto assicurativo se ci si sposta non lontano dalla propria città. Si parla sempre più di “Staycation” e di viaggi sempre più a corto e cortissimo raggio. Anche per l’estate 2021 la tendenza è verso una vacanza “domestica” in attesa della possibilità e della tranquillità di tornare a visitare le storiche mete tanto amate dagli italiani, dagli Stati Uniti all’est del mondo passando per il sud America.
  • Risparmio gestito, cosa farà Generali da grande?