Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Generali lancia l’opa su Cattolica e il mercato scommette subito su un rialzo del prezzo. Ieri mattina la compagnia assicurativa di Trieste, già azionista di quella veronese con il 23,6%, ha fatto sapere di essere pronta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria a 6,75 euro per azione. Erano due giorni che il titolo di Verona registrava rialzi anomali, come il +14,9% di venerdì 28, che solo in parte sembrava giustificato dalla buona trimestrale presentata al mercato. Movimenti su cui, come da prassi, Consob è chiamata ad accendere un faro su eventuali fughe di notizie. Intanto il consiglio di amministrazione Generali, riunito dalle 7,30 di mattina, ha dato ieri il suo via libera all’operazione, questa volta all’unanimità
L’impatto della pandemia sulla ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è stato molto diversificato. Lo ha certificato ieri la Banca d’Italia nella relazione annuale sul 2020. I nuclei più esposti alle misure di contenimento del contagio da Covid-19 (ristorazione, turismo, commercio al dettaglio) hanno dovuto ricorrere ai risparmi accumulati in passato per fronteggiare la contrazione del reddito, mentre quelli meno colpiti hanno incrementato le attività in portafoglio in conseguenza anche della diminuzione dei consumi non essenziali.
La crescita italiana a fine anno potrebbe superare il 4%, con un’accelerazione nei prossimi mesi in scia al prosieguo della campagna vaccinale. I segnali di slancio sono emersi nel corso delle ultime settimane, in particolare con il «deciso aumento degli investimenti pianificato dalle aziende», mentre le famiglie continuano a mostrarsi caute, anche se la normalizzazione della situazione sanitaria e le minori incertezze potrebbero presto permettere all’elevato risparmio accumulato nell’anno della pandemia di indirizzarsi «gradualmente» verso maggiori consumi.
A oltre sei anni dalla legge varata dal governo Renzi e dopo un contenzioso finito davanti alla Corte Costituzionale e in sede europea, il Consiglio di Stato conferma la legittimità del progetto di riforma delle grandi banche popolari italiane. Un verdetto atteso che sblocca soprattutto il dossier della Popolare di Sondrio, l’ultimo istituto ad aver mantenuto la forma cooperativa. Non per caso, dopo gli acquisti della scorsa settimana, ieri Unipol ha annunciato il superamento del 9% nel capitale dell’istituto.
  • Donnet, Elkann e Gubitosi tra i 25 Cavalieri del Lavoro
Il ceo delle Generali Philippe Donnet, il presidente e amministratore delegato di Exor John Philip Elkann e il capo operativo di Telecom Italia Luigi Gubitosi sono tra i 25 Cavalieri del Lavoro (tra cui sei donne) nominati ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella su su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti di concerto con il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli.
  • Ad aprile raccolta Assoreti quasi record a 5,6 miliardi
Il risparmio gestito italiano continua a viaggiare col vento in poppa. Lo dicono i risultati di raccolta comunicati in giornata da Assoreti, che mostrano come ad aprile le reti di consulenza abbiano realizzato il secondo miglior risultato della storia, con volumi netti positivi pari a 5,6 miliardi: un incremento del 76% su base annua e del 17,7% rispetto al precedente mese di marzo. Numeri che portano il totale del 2021 a 18,6 miliardi, segnando una crescita del 25,7% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Nel dato complessivo dei 5,6 miliardi, è proprio la voce del risparmio gestito quella predominante: 4,2 miliardi (erano stati 3 ad aprile 2020), per un totale nel 2021 di 14,4 miliardi (3 nei primi quattro mesi del 2020). Per quanto riguarda le sottoscrizioni nette realizzate sulle gestioni patrimoniali individuali, queste hanno raggiunto nel mese i 783 milioni, quasi triplicando il valore di aprile 2020 (274 milioni). L’80,9% di questa raccolta riguarda le gpf, ossia gestioni patrimoniali in fondi. Ammontano infine a 1,5 miliardi di euro, in crescita anno su anno del 186,4%, le risorse destinate al comparto assicurativo e previdenziale, con polizze unit linked e multiramo che raggiungono, nel loro insieme, 1,4 miliardi.

Uno snellimento anche per il superbonus. Il decreto semplificazioni, approvato venerdì scorso dal consiglio die ministri (si veda ItaliaOggi del 29 maggio) dedica il Capo VII all’efficientamento energetico, con l’obiettivo principe di accelerarne le procedure, appunto semplificandole, attraverso l’eliminazione della macchinosità in più occasioni denunciata con particolare riferimento allo “starting”.
Le Generali rompono gli indugi e lanciano un’opa volontaria totalitaria su Cattolica a 6,75 euro per azione. L’obiettivo del Leone, che già detiene il 23,67% della compagnia veronese dopo la sottoscrizione dell’aumento, è di acquisire l’intero capitale e uscire da Piazza Affari. Il delisting, spiegano da Trieste, «favorisce gli obiettivi di integrazione, di creazione di sinergie e di crescita del gruppo Generali e del gruppo Cattolica». L’esborso massimo ammonta a 1,176 miliardi e il closing è atteso entro l’anno

corsera

  • Generali lancia l’offerta su Cattolica. Punta al 100% per ritirarla dal listino
Domenica sono partite le convocazioni. E il consiglio di Generali ieri mattina ha approvato il lancio di un’Opa totalitaria cash su Cattolica assicurazioni, fra le top10 in Italia con 6 miliardi di premi circa. Il Leone offre 6,75 euro per azione, con un premio del 15,23% rispetto alla prezzo di chiusura ufficiale di Borsa del 28 maggio, quando il titolo della compagnia veronese ha guadagnato il 15% dopo risultati trimestrali superiori alle attese, e del 40,5% sulla media dei prezzi degli ultimi sei mesi. Ieri la quotazione di riferimento ha fatto un salto del 15% a 6,97 euro, sopra il prezzo dell’offerta. Cattolica, che ha in portafoglio il 12% di azioni proprie, prenderà in esame il dossier fra giovedì e venerdì in un consiglio già in calendario, che potrebbe essere anticipato alle prossime ore. Il perfezionamento è previsto entro fine anno. La decisione ieri è stata presa all’unanimità: Francesco Gaetano Caltagirone, secondo socio del Leone con il 5,6%, che non aveva partecipato al board del giugno 2020 contestando modi e tempi dell’informazione agli amministratori, ieri ha votato a favore approvando la bontà strategica dell’acquisizione.
  • Popolare di Sondrio diventerà spa entro fine anno
Il Consiglio di Stato ha confermato la legittimità della riforma delle banche popolari. La sesta sezione ha in parte dichiarato improcedibili e in parte rigettato i motivi di ricorso diretti a contestare la legittimità della riforma del 2015, che impone alle banche popolari con attivo superiore a 8 miliardi di trasformarsi in società per azioni. Una decisione che interessa soprattutto la Popolare di Sondrio, ultima grande Popolare ad aver mantenuto la forma giuridica cooperativa, e che dovrà quindi trasformarsi in spa entro la fine dell’anno. La partecipazione di UnipolSai nella Popolare di Sondrio ammonta a a circa il 9,01% del capitale sociale della stessa.
  • Ilva, condanne dure e confisca «Devastati salute e ambiente»
I valori di diossina e piombo rilevati nell’aria di Taranto che avevano fatto scattare l’inchiesta, culminata nel 2012 con il sequestro degli impianti, erano da attribuire al Siderurgico. Per questo la Corte d’Assise di Taranto ha condannato a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva (figli del patron Emilio, morto nel 2014) nel processo «Ambiente svenduto»: secondo la sentenza, i due ex proprietari rispondono di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. E se i Riva, secondo questa tesi, inquinavano, le istituzioni e la politica non controllavano. Tra i 26 condannati per 270 anni di carcere complessivi, infatti, non ci sono solo i proprietari dell’azienda e i dirigenti (da Girolamo Archinà, ex consulente dei Riva per le relazioni istituzionali, 21 anni e 6 mesi, ad Adolfo Buffo, ex direttore dello stabilimento e attuale direttore generale di Acciaierie d’Italia, 4 anni) ma anche l’allora presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Accusato di concussione aggravata in concorso, in quanto, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato (condannato a 2 anni per favoreggiamento) per far «ammorbidire» la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva.

Repubblica_logo

  • La mossa di Generali Un’opa da 1,2 miliardi per prendere Cattolica
A neanche un anno dalla “partnership strategica” tra Generali e Cattolica, arriva l’offerta totalitaria di della prima sulla seconda, per integrarla e toglierla dalla quotazione. L’obiettivo, si legge in una nota di Generali, è «consolidare la propria posizione nel mercato italiano », diventando il primo gruppo nel ramo Danni (dove scavalca UnipolSai), e rafforzandosi nel Vita, per l’annessione di un gruppo da 3,4 milioni di clienti, 4,7 miliardi di euro di premi e circa 24 miliardi di attivi gestiti. Si tratta di una zampata da 1,18 miliardi di euro, oltre metà dei 2,3 miliardi che Generali intende investire in acquisizioni entro breve. Una mossa che è stata votata anche dai due azionisti critici Caltagirone e Del Vecchio, in un cda domenicale in cui il dossier è passato all’unanimità. Oggi è passata molta acqua sotto i ponti di Cattolica: la storica cooperativa è stata trasformata in spa, non senza qualche mal di pancia a Verona; la governance è stata modificata, sancendo la fine del “regno” del presidente Paolo Bedoni e la sua uscita; il patrimonio è stato ristorato con la prima fetta dell’aumento di capitale da 500 milioni, e i conti del primo trimestre, usciti venerdì scorso, hanno segnato un utile netto di 45 milioni, il triplo che un anno prima. Un buon risultato salutato da un eccellente rialzo in Borsa (+14,9%), che fa malignare: ancora il 25 maggio Cattolica valeva 4,98 euro, ieri ha chiuso a 6,97 euro, dopo un rialzo del 15,11% con cui scavalca i 6,75 euro dell’offerta di Generali, e che rappresentano un premio del 15,3% sulla chiusura di venerdì e del 40,5% sulla media degli ultimi mesi.
  • Per la Pop Sondrio alibi finiti sulla spa E Unipol sale al 9%
Il Consiglio di Stato ha in parte dichiarato improcedibili e in parte rigettato i ricorsi sulla legittimità della legge del 2015. I giudici amministrativi hanno trovato ragionevoli e proporzionate le misure della legge per conseguire gli obiettivi di interesse generale. La sentenza smonta anche nettamente l’opzione della holding cooperativa che controlli una banca spa, e conferma il limite al diritto di recesso. Ora vedremo se i manager di Sondrio, da anni in attesa del «quadro giuridico chiaro e definito», convocheranno i soci oppure cercheranno altre dilazioni (sono passati sei anni dalla norma del governo Renzi che forzava le popolari con attivi sopra 8 miliardi a diventare spa). Intanto il mercato è già lì: non a caso l’azione Sondrio è salita il triplo del settore in un anno, e un altro 0,74% ieri. Né è un caso che Unipol, primo socio di Bper, sia appena ascesa dal 2,9 al 6,9% di Sondrio, senza chiedere permessi a nessuno. E proprio ieri è salita ancora, al 9,01%. Così ora i bolognesi possono vantare la primazia su una delle popolari italiane migliori.
  • Elkann, Gubitosi e Rappuoli Cavalieri del Lavoro
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nomina 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, con un suo decreto su proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Tra gli insigniti ci sono l’amministratore delegato della Tim, Luigi Gubitosi e Rino Rappuoli, pioniere dell’immunologia e dei vaccini che è direttore scientifico della GlaxoSmithKline Vaccines di Siena. Riconoscimento anche ad Alessandro Garrone, vice presidente esecutivo della Erg Spa. Cavaliere del Lavoro diventa poi John Elkann, presidente di Stellantis, Ferrari e Gedi. Nell’elenco del Quirinale anche Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e vice presidente di Nokia Italia, e Philippe Donnet, amministratore delegato di Assicurazioni Generali.

  • Sentenza storica che tocca solo una stagione

  • L’assicurazione vita continua a crescere ad aprile
Con 5 mesi consecutivi di raccolta netta positiva l’assicurazione vita raggiunge una somma di 6,4 mld di euro di premi nei primi 4 mesi dell’anno. Nel 2020 il saldo era stato negativo per 6,5 mld.