di Anna Messia
Saranno con ogni probabilità Kpmg e Goldman Sachs gli advisor scelti da Cattolica per valutare il prezzo di 6,75 euro ad azione offerto da Generali nell’opa annunciata lunedì 31. Il cda di Verona si è riunito ieri per una prima analisi e un nuovo cda dovrebbe tenersi subito dopo il 2 giugno. Intanto ieri il titolo Cattolica ha continuato a salire in Borsa ben oltre il prezzo dell’offerta di Generali, raggiungendo i 7 euro, in crescita di un altro 0,43%. Segno che il mercato punta ad un ritocco dell’offerta mentre gran parte degli analisti promuove l’operazione. Generali, che già possedeva circa il 24% di Cattolica dopo aver sottoscritto una prima tranche di aumento di capitale da 300 milioni e avviato una partnership, potrà ora accelerare sulle sinergie. Gli esperti di Equita sim ritengono ad esempio che l’impatto sul Solvency II di Generali dall’operazione sia assolutamente gestibile. L’acquisizione, segnalano, permetterà a Generali di rafforzare la sua presenza in Italia, specialmente nel business danni. In particolare, sulla base dei dati Ania, prosegue Equita, Generali diventerebbe il primo operatore danni, sostanzialmente a pari merito con Unipol, con una quota del 21% in termini di premi lordi, mentre consoliderebbe la propria leadership nel Vita con oltre il 18%. E sempre ieri il ceo di Cattolica, Carlo Ferraresi, ha scritto ai dipendenti della compagnia ricordando che «grazie al lavoro di tutti voi e alla dedizione del management» la compagnia ha superato le difficoltà dopo che Ivass, a maggio dello scorso anno, aveva chiesto una ricapitalizzazione monstre di 500 milioni, con «il titolo che toccava il minimo a 3,4 euro», e ora è sopra il prezzo dei 6,75 euro offerto da Generali. (riproduzione riservata)

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