Gli investimenti in insurtech sono cresciuti fortemente tra il 2018-2019 e sembravano destinati a continuare a prosperare fino a quando  è arrivata la pandemia nel 2020. Tuttavia, a partire dalla metà del 2021, gli outlier insurtech stanno nuovamente attirando investimenti innovativi.

Wefox, un insurtech con sede in Germania ha raccolto un round di finanziamento di serie C da 650 milioni di dollari e ha raggiunto una valutazione di 3 miliardi di dollari il 1 giugno 2021. Allo stesso modo, Bought By Many, un assicuratore di animali domestici che utilizza i dati dei clienti per creare polizze su misura e flessibili, ha raccolto 350 milioni di dollari, raggiungendo una valutazione di 2 miliardi di dollari nello stesso periodo. Inoltre, Wejo, specializzata nel data analytics del veicolo, ha lanciato una società di acquisizione a scopo speciale (SPAC), raccogliendo 330 milioni di dollari.

Jazmin Chong, analista assicurativo di GlobalData, commenta: “Prima della pandemia era raro che le insurtech raccogliessero centinaia di milioni di dollari in un round di finanziamento, per non parlare della possibilità di raggiungere una valutazione di un miliardo di dollari. Tuttavia, la pandemia ha accelerato la domanda di servizi assicurativi digitali e personali e la crescente domanda dei consumatori per i servizi digitali non mostra segni di diminuzione. Sempre più attori tecno-centrici nello spazio assicurativo sono ora in grado di raccogliere abbastanza finanziamenti e raggiungere evoluzioni multimiliardarie. Il successo del recente round di finanziamento delle insurtech dimostra che tali startup sono state in grado di inserirsi con successo nella catena del valore delle assicurazioni”.

Lo strumento Smart Money Analytics di GlobalData rileva che gli investimenti globali nelle assicurazioni sono calati del 17,3% nel 2020 rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore totale di 3,5 miliardi di dollari. Il calo sottolinea l’impatto del COVD-19 e l’incertezza economica che ha lasciato gli investitori diffidenti. Tuttavia, nonostante il calo, lo strumento trova anche che non tutte le insurtech sono state colpite dal rallentamento economico della pandemia allo stesso modo. Secondo lo strumento, le imprese focalizzate sulle “soluzioni aziendali abilitanti” nell’assicurazione sono state le più colpite dagli investitori, sperimentando un calo del 66,8% degli investimenti per il 2020 rispetto al 2019. D’altra parte, le insurtech con un forte focus nelle combabilità di intelligenza artificiale (AI) hanno sperimentato un aumento del 6,1% degli investimenti per lo stesso periodo corrispondente.

Chong aggiunge: “La deviazione degli investimenti insurtech per il 2020 sottolinea che alcuni temi si stanno dimostrando più essenziali dopo l’epidemia di COVID-19. Un’area di interesse è stata la personalizzazione del prodotto attraverso l’analisi dei dati e i processi di reclamo digitali. Le insurtech che si sono concentrate su queste aree sono state in grado di continuare a prosperare. Mentre l’insurtech continua a crescere, queste aziende potrebbero rivelarsi dei veri competitor per gli assicuratori consolidati del settore”.

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