Dopo la gestione Industria Commercio e Servizi il settore agricolo si caratterizza per essere uno di quelli a più elevata incidenza di infortuni, anche mortali, e di malattie professionali.

I rischi a cui sono  esposti i lavoratori agricoli sono di diversa natura: da quelli classici riconducibili all’esercizio dell’attività agricola dovuti alla localizzazione in territori svantaggiati, all’utilizzo di attrezzature e macchine agricole che richiedono adeguata formazione, ai rischi nuovi e sempre più importanti che derivano dalla continua
professionalizzazione e multifunzionalità dell’agricoltura, come nel caso dell’impiego di prodotti chimici con profili tossicologici pericolosi.

Alla gestione Agricoltura sono assicurati tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi che si dedicano alle lavorazioni agricole e forestali, inerenti la coltivazione dei fondi, la silvicoltura, l’allevamento del bestiame, pesca interna e acquacoltura e lo svolgimento delle attività connesse che riguardano la manipolazione, la conservazione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ottenuti.

Ma quali sono i numeri delle rendite erogate e quali tendenze sono state registrate negli ultimi anni?
Secondo gli ultimi dati disponibili al 31 dicembre 2019, nel portafoglio di rendite Inail risultano in vigore 100.264 rendite per “inabilità permanente” e a “superstiti”, di queste oltre il 90% (90.875) sono infortuni, le restanti 9.389 sono dovute a malattie professionali.

Si tratta di un dato positivo se confrontato con gli anni precedenti: il calo delle rendite nel
complesso è stato mediamente di circa il 4% nel decennio 2010-2019. Una tendenza all’aumento si riscontra, invece, nelle rendite da malattie professionali: nel solo 2019 si è registrato un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente.

Nel decennio 2010-2019, sia per i lavoratori autonomi che dipendenti si registra una costante diminuzione delle rendite, per i lavoratori autonomi si è passati da 96.585 rendite in vigore nel 2010 a 74.308 nel 2019 con una diminuzione del 23,1%. La diminuzione è ancora più netta se guardiamo le rendite in vigore relative ai lavoratori dipendenti, dal 2010 al 2019 il numero è passato da 35.210 a 15.679 con una diminuzione pari al 55,5%.

Analizzando l’andamento dell’importo medio della rendita annua assicurata, si nota un sensibile aumento: l’importo medio della rendita, per i lavoratori autonomi, si incrementa negli anni passando da 3.585,46 nel 2010 a 4.152,42 euro nel 2019, con un aumento pari a circa il 16%; per i lavoratori dipendenti la rendita media passa da 3.835,35 nel 2010 a 4.549,97 euro nel 2019, con un aumento pari al 18,6%. Tali incrementi per la gran parte sono ascrivibili alle rivalutazioni annuali riconosciute alle rendite sulla base della variazione effettiva dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

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Fonte: DATI INAIL