Le imprese sono state multate per 283,7 milioni di euro per violazioni del GDPR da quando le norme sulla protezione dei dati sono entrate in vigore nel maggio 2018, secondo le statistiche compilate da Atlas VPN utilizzando le statistiche GDPR Enforcement Tracker.

Un totale di 648 aziende sono state multate per aver violato le leggi sulla protezione dei dati negli ultimi tre anni, ha detto Atlas.

Il regolatore francese CNIL ha imposto la multa GDPR più cospicua di 50 milioni di euro nel gennaio 2019 contro Google, per mancanza di trasparenza nelle sue politiche di consenso.

Fino a gennaio 2019, erano state emesse solo 12 sanzioni GDPR. Ma c’è stato un aumento sostanziale del numero di sanzioni tra ottobre 2019 e gennaio 2020, con un totale di 167 avvisi emessi per un valore di 100,7 milioni di euro di multe. Durante questo periodo, due società italiane – TIM e Eni Gas e Luce – sono state multate rispettivamente per 27,8 milioni di euro e 8,5 milioni di euro.

Il periodo tra luglio 2020 e ottobre 2020 ha poi registrato un grande aumento nell’ammontare delle multe, con tre delle cinque maggiori sanzioni che cadono nell’ottobre 2020.

L’Italia si è accapparrata il primo posto per totale di multe GDPR negli ultimi tre anni, con 76,3 milioni di euro per 77 aziende. La Francia segue con 54,7 milioni di euro di multe GDPR per 14 violazioni. La Germania è la terza dopo aver imposto multe GDPR per 49,2 milioni di euro, seguita dal Regno Unito con multe di 44,2 milioni di euro contro quattro aziende.

La Spagna ha registrato il maggior numero di violazioni, 230, con multe pari a 29,5 milioni di euro nei tre anni dall’entrata in vigore del GDPR.

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