In Francia i broker erano abituati a una crescita a due cifre, ma la crisi sanitaria ha cambiato la situazione e il 2020 è stato un anno grigio per i principali broker. La lista dei broker milionari del 2021, stilata da L’Argus,  evidenzia queste difficoltà.

Infatti, tra i primi 10 broker francesi, 7 mostrano una crescita negativa o solo del 2,5%. Il gruppo Assu 2000 sta pagando il prezzo più pesante, con un calo del 6% del fatturato.

I risultati dei broker, e soprattutto quelli dei grandi broker, sono stati pesantemente colpiti dalla violenta ripresa del mercato dei grandi rischi, ma soprattutto dalla crisi sanitaria e in particolare dal calo delle commissioni in seguito agli adeguamenti tariffari dovuti alla cessazione dell’attività e alle perdite operative.

Solo Diot e Bessé si sono distinti con una crescita del 6,3% e del 4,5% rispettivamente nel 2020.

Diot e Verlingue stanno andando bene grazie alla loro strategia di crescita esterna. Solo nel 2020, il gruppo Burrus (società madre di Diot e LSN) ha effettuato cinque acquisizioni per le sue attività di brokeraggio, tra cui le attività property e casualty e di credito di April Entreprises. In Verlingue, la crescita è stata stimolata dall’integrazione dello specialista di assicurazioni marittime Eyssautier e dall’acquisizione del quinto broker portoghese Luso Atlantica. Infine, il broker familiare Bessé si è distinto con una crescita puramente organica del 4,5%.

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