In un anno colpito dalla pandemia la popolazione globale dei Paperoni, i cosiddetti High net worth individual (Hnwi), è cresciuta del 6,3% superando la soglia dei 20 milioni. Nel 2020 il loro patrimonio è aumentato del 7,6% raggiungendo quasi 80 mila miliardi di dollari (67.263 mld euro). In Italia gli Hnwi sono più di 300 mila, in crescita del 9,2% rispetto al 2019, con un patrimonio che ha raggiunto 593 miliardi, pari a 498 mld euro (+2,3%). I dati sono contenuti nella 25esima edizione del World Wealth Report di Capgemini.

Favorito dall’aumento dei mercati azionari e dagli stimoli governativi, il Nord America ha superato l’Asia-Pacifico ed è diventato leader del 2020 sia per numero sia per ricchezza dei paperoni. In Italia il fattore più determinante della crescita non è stato tanto l’andamento positivo dei listini quanto il boom dell’immobiliare, trainato durante il Covid dal desiderio di vivere in abitazioni più grandi, e con un aumento medio dei valori del 5,2%. Il segmento ultra-Hnwi ha trainato la crescita complessiva della popolazione e della ricchezza, con tassi rispettivamente del 9,6 e del 9,1%.

Con l’attuale impennata del mercato azionario gli Hnwi stanno anche cercando di diversificare il loro portafoglio con investimenti alternativi. L’investimento sostenibile sta maturando, con il 43% degli ultra-ricchi e il 39% dei più giovani che richiedono uno score Esg per i prodotti offerti dalla loro società di consulenza. Il 72% ha detto di avere investito in criptovalute e il 74% in altri asset digitali come domini web o app. Le società di acquisizione a scopo speciale (spac) stanno diventando più popolari, mentre i token non fungibili (Nft) stanno lentamente guadagnando credibilità. Anche l’aumento degli investimenti retail senza commissioni ha suscitato interesse, con il 39% dei Paperoni che desidera un trading privo di commissioni, anche se la loro società di gestione patrimoniale deve ancora offrirlo alla clientela.

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