L’investitore attivista Cevian Capital ha reso noto di aver acquisito il 4,9% del capitale del gruppo britannico Aviva. Una quota di minoranza che, secondo la metodologia dei fondi attivisti, serve a far sentire la propria voce e Cevian non ha certo perso tempo, auspicando una strategia più ambiziosa in riferimento al taglio dei costi e alla creazione di valore per gli azionisti.

All’interno del comunicato Christer Gardell, partner e co-fondatore di Cevian Capital, sostiene che “Aviva è stata gestita male per molti anni e il suo core business, di elevata qualità, è stato ostacolato da costi elevati e da una serie di decisioni strategiche sbagliate”. Gardell non mette in discussione l’attuale management, n considerazione del fatto che la Ceo Amanda Blanc ha più volte ribadito di voler “creare molto valore per gli azionisti”.

Cevian chiede tagli di costi di almeno 500 milioni di sterline entro il 2023. Il fondo ritiene che Aviva sia in grado di pagare ai suoi azionisti 5 miliardi di sterline nel 2022, con un prezzo di mercato che potrebbe superare le 8 sterline in tre anni e un dividendo per azione raddoppiato a 45 pence.

Il fondo, creato nel 2002, si propone come investitore di lungo periodo (5 anni in media) in società quotate europee. Gestisce 16 miliardi di dollari di asset per 350 clienti (fondi pensione, fondazioni, fondi sovrani, ecc.). Attualmente è nei consigli di amministrazione di 11 società in 6 Paesi.