di Giovanni Galli
Ha raggiunto oltre 130 milioni di euro la raccolta complessiva realizzata dalle reti distributive del gruppo Credem per il fondo Eltif Plus, lanciato lo scorso 15 marzo. La raccolta, in particolare, è stata realizzata dal Polo private banking di gruppo (Private Banking Credem e Banca Euromobiliare) e dalla business unit commerciale della banca.

Il Fondo Eltif Plus, istituito da Credem Private Equity sgr, investe nell’economia reale, realizzando investimenti in strumenti finanziari di aziende non quotate, in imprese quotate con bassa capitalizzazione di mercato e in quote di altri fondi con analoga politica di investimento. Questo strumento innovativo offre agli investitori possibilità di diversificazione del portafoglio e potenziale di performance, oltre a orientare la ricchezza finanziaria verso forme di investimento in economia reale. Il gruppo Credem attraverso questo fondo intende supportare il sistema imprenditoriale italiano, costituito in gran parte da piccole e medie imprese di successo che per crescere necessitano di sostegno finanziario da parte del sistema bancario e dei risparmiatori. L’obiettivo di Credem Private Equity è impegnarsi con le imprese finanziate in un progetto di partecipazione nella governance, condivisione delle decisioni strategiche e sostenibilità della crescita. Investire in tali imprese costituisce un’opportunità di valore, di cui possono beneficiare gli investitori stessi e il sistema Italia nel suo complesso. Il Fondo Eltif Plus è conforme alla normativa dei Pir alternativi e beneficia di importanti vantaggi fiscali rispetto ai fondi ordinari, quali l’esenzione della tassazione su capital gain e imposta di successione e il credito di imposta sulle minusvalenze per un massimo del 20%, per i casi previsti dalla legge.

Matteo Benetti, direttore generale di Banca Euromobiliare e responsabile della business unit Private Gruppo Credem, ha dichiarato: «Gli oltre 130 milioni di euro raccolti dal nostro primo fondo di tipo Pir alternativo confermano la validità di una proposta che rappresenta un passo in più nel dialogo tra risparmio privato ed economia reale. Credem Private Banking e Banca Euromobiliare hanno avuto un ruolo cruciale in questo successo, a dimostrazione della nostra capacità di cogliere nuove opportunità di investimento per la clientela e rinnovare un patto di fiducia basato sulla convinzione che la ricerca del valore passa necessariamente dall’assunzione di una certa dose di rischio e dall’allungamento degli orizzonti temporali. Lo strumento valorizza a pieno le nostre dimostrate competenze nell’ individuare e selezionare piccole e medie aziende italiane ad alto potenziale di crescita. Si tratta di un primo tassello nell’evoluzione della nostra gamma su questo segmento, in attesa di possibili evoluzioni regolamentari circa il target di clientela a cui rivolgere questa tipologia di offerta».

Intanto sono oltre 7,5 le giornate di formazione pro capite, che coinvolgeranno 6 mila dipendenti per un totale di 360 mila ore complessive da erogare, totalmente in remoto: sono questi gli obiettivi per la formazione nel 2021. Questo trend, precisa l’istituto, è continuato anche durante la pandemia grazie a importanti investimenti in ambito tecnologico che hanno permesso l’erogazione dei corsi anche a distanza.

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