Intesa raggiunta tra il Consiglio e il Parlamento UE per l’aggiornamento della direttiva sull’assicurazione auto del 2009 che permette ai veicoli di circolare liberamente nell’Unione Europea con la stessa assicurazione obbligatoria. In base alle norme in vigore, in caso di incidente stradale i danneggiati sono tutelati da efficaci accordi di risarcimento.

Le nuove misure andranno a migliorare ulteriormente la protezione delle persone. Infatti, gli Stati membri dovranno istituire organismi incaricati di risarcire rapidamente i danneggiati in caso di insolvenza dell’impresa di assicurazione interessata. Attualmente, non esistono infatti norme europee che garantiscano un tempestivo indennizzo al danneggiato in casi di questo genere. Un buco normativo che si è rivelato particolarmente problematico nei casi in cui l’assicurazione delle responsabilità civile auto debba intervenire in un contesto transfrontaliero in termini di ritardi significativi nel risarcimento delle parti lese.

Parlamento Ue

Le modifiche concordate da Consiglio e Parlamento chiariscono il campo di applicazione della direttiva, in particolare per quanto riguarda i veicoli soggetti all’assicurazione obbligatoria e alla copertura assicurativa. Le attuali regole prevedono che per gli incidenti occorsi durante normale utilizzo di un veicolo come mezzo di trasporto, anche all’interno di proprietà private, siano generalmente coperti. L’aggiornamento della direttiva andrà a facilitare ulteriormente la libera circolazione delle persone armonizzando la denuncia dei sinistri.

Quando un assicurato trasferisce la sua residenza in un altro Paese UE la sua storia di sinistrosità non viene sempre presa in considerazione. La cronologia dei sinistri armonizzata, che contiene informazioni standardizzate per queste situazioni transfrontaliere, aiuterà a prevenire tale discriminazione. La revisione della direttiva riguarda anche la guida senza assicurazione. Sarà ora possibile verificare la situazione assicurativa dei veicoli immatricolati in un altro Stato membro e scambiare dati al riguardo, se tali controlli fanno parte di un sistema generale di controlli sul territorio nazionale, che non sono discriminatori e che non richiedono la sosta dei veicoli.