La Corte d’appello di Bordeaux ha appena reso una decisione nella controversia tra Axa e il proprietario di un ristorante. Il tribunale ritiene che le perdite di esercizio legate alla chiusura dei locali a causa del Covid-19 non siano coperte dalle assicurazioni private.

Aix-en-Provence, Montpellier e ora Bordeaux… Dopo i tribunali commerciali, è il turno delle corti d’appello che si occupano del contenzioso delle perdite da interruzione di attività.

Con una decisione del 7 giugno 2021, la Corte d’appello di Bordeaux ha appena dato ragione ad Axa France IARD, confermando la sentenza emessa il 12 ottobre scorso dal Tribunale commerciale di Bordeaux.

SAS Sobargest, che gestisce un bar e un ristorante, aveva sollecitato a titolo della sua polizza multirischio professionale stipulata con Axa France IARD la copertura delle perdite di esercizio derivanti dalla chiusura del suo locale a causa del Covid-19. A titolo di promemoria, la polizza in questione prevede, nelle sue condizioni speciali, un’estensione di copertura per “le perdite di esercizio a seguito di una chiusura amministrativa” dovuta a un’epidemia.

Una clausola di esclusione stabilisce che la garanzia non si applica se almeno un altro esercizio situato nello stesso dipartimento viene chiuso per un “motivo identico”. L’assicurato si è visto rifiutare la copertura e ha portato l’assicuratore in tribunale. I giudici di Bordeaux hanno respinto le richieste dell’assicurato.

Nella sentenza del 7 giugno 2021, la Corte d’appello di Bordeaux ha ritenuto che “la clausola di esclusione contrattuale sia applicabile e giustifica il rigetto delle richieste di Axa France”. La Corte d’appello ha anche osservato che “Axa France può, infine, sostenere senza essere smentita che l’intenzione comune delle parti, al momento della stipula della polizza, non era quella di coprire il rischio di una chiusura generale su tutto il territorio, ma di coprire i rischi inerenti alla gestione di un ristorante normalmente esposto a rischi biologici.

E a questo proposito i giudici sottolineano che “le presunte perdite derivanti da misure governative generalizzate, che hanno portato alla chiusura collettiva di molti esercizi, costituiscono un pregiudizio anomalo e speciale che non rientra nell’ambito di una garanzia individuale di diritto privato”.

La soluzione della decisione resa dalla Corte d’appello di Bordeaux è contraria a quelle rese dalla Corte d’appello di Aix-en-Provence il 25 febbraio e il 20 maggio scorso sullo stesso contratto. Nella sua decisione del 25 febbraio 2021, la Corte d’appello di Aix-en-Provence ha ritenuto che “i primi giudici avevano quindi ragione a considerare che la clausola di esclusione contestata non soddisfaceva le condizioni dell’articolo L 113-1 del Codice delle assicurazioni e che doveva essere considerata non scritta”. Altre corti d’appello devono ancora pronunciarsi su questa controversia.

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