Tesla ha ordinato un maxi richiamo per oltre 285.000 auto in Cina, che interessa oltre il 90% dei veicoli prodotti e venduti localmente, a causa di rischi per la sicurezza associati al loro sistema di controllo della velocità cruise control. Lo ha fatto sapere nel fine settimana la State Administration for Market Regulation, specificando che la decisione fa seguito a un’indagine sui potenziali difetti delle auto Tesla, che ha messo in evidenza come il sistema cruise control potrebbe essere erroneamente disattivato, causando un aumento inaspettato della velocità.

Il richiamo riguarda le 249.855 berline Model 3 e veicoli crossover compatti Model Y prodotti dallo stabilimento di Shanghai, nonché 35.665 auto Model 3 importate. I titolari delle auto potranno aggiornare il proprio software di controllo automatico della velocità da remoto senza doversi recare in negozio. Il regulator ha dichiarato di aver ricevuto una richiesta da Tesla alcuni giorni fa per il richiamo, che riguarda i veicoli prodotti tra dicembre 2019 e giugno 2021. «Ci scusiamo per l’inconveniente causato da questo richiamo a tutti i proprietari di auto», ha detto Tesla attraverso il proprio account ufficiale su Weibo, la piattaforma cinese simile a Twitter. «Tesla continuerà a migliorare la sicurezza in stretta conformità con i requisiti nazionali».

Il richiamo va a intensificare i problemi della casa automobilistica guidata da Elon Musk nel mercato cinese, dove la fiducia dei consumatori è già stata scossa da una serie di episodi di pubblicità negativa sulla gestione dei reclami dei clienti da parte dell’azienda e dei problemi di qualità. Osservando i dati della China Passenger Car Association, le auto richiamate rappresentano il 93,7% di tutti i veicoli Tesla venduti che erano stati prodotti nell’impianto di Shanghai.

Lo scorso aprile, Tesla era finita sotto i riflettori per le proteste di una cliente al Salone dell’Auto di Shanghai, che aveva inveito contro l’azienda accusandola di vendere auto con freni difettosi. L’azienda si è scusata pubblicamente dopo l’accaduto e si è impegnata a dare vita a una divisione per la customer satisfaction e ad affrontare seriamente i reclami per timori sulla qualità delle auto. Qualche mese prima, a febbraio, era stata redarguita pubblicamente dalle autorità cinesi per i presunti problemi di qualità dei veicoli. Musk ha poi dovuto rassicurare i funzionari del governo e i consumatori cinesi sul fatto che le auto Tesla non venivano utilizzate per attività di spionaggio. (riproduzione riservata)
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