In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno la società di credito al consumo Compass pubblica i risultati del suo “Osservatorio Green”, analisi sugli approcci sostenibili degli italiani partendo dai loro stili di vita e di consumo.

Lo studio evidenzia come la sostenibilità ambientale sia diventato “argomento prioritario” per molti italiani (48%) che prestano sempre più attenzione agli sprechi, scelgono cibi biologici, prodotti ecosostenibili e a basso impatto ambientale, e per averli sono disposti a spendere di più (seppur di poco). Adottano atteggiamenti virtuosi in casa e anche la mobilità inizia a essere più green, con il boom delle biciclette/e-bike e l’ascesa delle auto elettriche e ibride.

Per il 43% degli intervistati la sostenibilità ambientale è “abbastanza importante”. Una sensibilità che si sta ulteriormente rafforzando rispetto agli scorsi anni: quasi due terzi degli intervistati (64%), infatti, è più attento rispetto a 2/3 anni fa.

Tra le principali abitudini sostenibili, il 95% fa attenzione agli sprechi e il 94% svolge regolarmente la raccolta differenziata. Nove italiano su dieci cercano di ridurre la produzione di rifiuti riutilizzando tutto ciò che può avere una “seconda vita”, favorendo così l’economia circolare.

Cambiano anche le abitudini di acquisto: il 92% presta attenzione alla classe energetica degli elettrodomestici, ma sono tanti quelli che si orientano sui cibi a km0 (69%), mentre il 68% delle persone evita di comprare prodotti in confezioni di plastica/monouso (68%).

Il 55% acquista vestiti, cosmetici e accessori ecosostenibili e la stessa percentuale (55%) acquista cibo biologico. Per i prodotti ecosostenibili oltre l’80% dichiara di essere disposto a spendere di più, anche se per tanti (46%) l’importo non supera il 10%; per il 7%, invece, supera il 20%.

Per quanto riguarda la mobilità, la ricerca di Compass evidenzia come gli italiani continuino a utilizzare l’auto per gli spostamenti (72%), mentre il 42% preferisce muoversi a piedi.

In aumento le persone che utilizzano la bicicletta o le e-bike private (utilizzate dal 19%).

Per quanto riguarda le auto, a fine 2020 l’età media del parco circolante è stimata in 11,5 anni, con effetti negativi sulla salute e sull’ambiente.

Nelle città in cui è attivo, il car sharing è utilizzato dal 16% dei cittadini, con punte del 31% tra gli under 25. Tra i principali vantaggi della mobilità condivisa, gli italiani mettono al primo posto il basso impatto ambientale (39%), seguito dalla possibilità di rinunciare a mezzi privati (36%).

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