Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il dilagare dell’epidemia di Covid-19 ha determinato uno shock senza precedenti che sta investendo l’economia italiana, tanto che è attesa una marcata contrazione del prodotto interno lordo nel corso del 2020 (-8,3%) e una ripresa parziale l’anno prossimo (+4,6%). Lo stima l’Istat nelle prospettive per l’economia italiana nel 2020-2021, aggiungendo che nonostante la ripresa a fine 2021 i livelli dei principali aggregati del quadro macroeconomico risulterebbero inferiori a quelli del 2019. 
Dopo il via libera preliminare della Banca Centrale Europea, arrivato nella serata di venerdì 5, nelle prossime settimane sono attesi altri importanti verdetti per l’operazione Intesa Sanpaolo – Ubi. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il prossimo passaggio potrebbe essere il responso, in seno al governo, del gruppo di coordinamento per l’esercizio dei poteri speciali, meglio noto come comitato golden power. Al vaglio della task force, ulteriormente rafforzata con le ultime iniziative dell’esecutivo, passano tutte le operazioni straordinarie inerenti al trasferimento di attivi strategici e il deal Intesa-Ubi non poteva rappresentare eccezione. Sebbene l’esame non sia ancora terminato, sembra comunque che a breve dal comitato possa emergere una valutazione positiva del deal.
Le polizze Rc Auto di Unipol e di Generali sono ufficialmente sbarcate negli uffici postali. L’operazione era in ballo da più di un anno e nei giorni scorsi ha preso il via rivolgendosi a un bacino potenziale di utenti di 400 mila persone, che potrebbe crescere ulteriormente in un futuro non troppo lontano. L’accordo strutturato dal gruppo postale guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante è stato firmato in particolare da Poste Insurance Broker. Si tratta della società di brokeraggio del gruppo postale interamente controllata da Poste Assicura, la compagnia danni del gruppo avviata appositamente per l’iniziativa: ne è nata una partnership distributiva con le compagnie dirette di Unipol e di Generali, ovvero rispettivamente Linear e Genertel. Le polizze auto dei due assicuratori saranno offerte a condizioni vantaggiose ai pensionati e ai dipendenti del gruppo postale, ma anche ai loro familiari. In ballo ci sono appunto circa 400 mila persone, ma il raggio d’azione potrebbe crescere velocemente in futuro, non soltanto distribuendo le polizze Rc Auto dei due partner anche ai clienti del gruppo postale, ma pure arricchendo l’offerta di Poste Insurance Broker con ulteriori coperture assicurative.
Cattolica Assicurazioni in cerca di investitori istituzionali per sottoscrivere una buona parte dell’aumento di capitale chiesto da Ivass per risollevare il Solvency II. Il fatto emerge dalle modifiche alla convocazione dell’assemblea che si riunirà il 27 giugno. Tra le delibere da votare c’è la proposta di attribuzione al cda della delega ad aumentare il capitale fino a 500 milioni mediante emissione di azioni «anche con limitazione del diritto di opzione e con riserva a favore di soggetti finanziari e/o investitori istituzionali».
La crisi provocata dal coronavirus può essere un’occasione imperdibile di crescita per l’industria assicurativa. «In questi mesi sono si sono generati nuovi bisogni e sono emersi nuovi rischi che necessitano di coperture: questa potrebbe essere la volta buona per creare una partnership tra compagnie e clienti che in Italia non si è ancora sviluppata». Ne è convito Luca Franzi, presidente dell’Aiba, l’associazione che rappresenta l’80% dei volumi d’affari del mercato del brokeraggio assicurativo del Paese. Un settore chiave da quale partire per inaugurare questa nuova stagione «potrebbe essere quello del turismo, che rappresenta il 13% del prodotto interno lordo nazionale, con un giro d’affari di 228 miliardi e il 15% dell’occupazione, e che ha pagato un conto pesantissimo al virus», suggerisce.

Nessuna responsabilità civile e penale in caso di contagio da Codiv-19 per il datore di lavoro che adotti e applichi i protocolli di sicurezza stipulati dalle parti sociali (a partire da quello nazionale del 24 aprile 2020). E defiscalizzazione temporanea delle maggiorazioni corrisposte ai lavoratori per indennità di turni aggiuntivi e lavoro festivo o notturno, introdotti per adottare i protocolli di sicurezza e attuare il distanziamento.
È la prima misura individuata dal Comitato di esperti guidati da Vittorio Colao tra le «Iniziative per il rilancio -Italia 2020-2022», quale intervento urgente «per difendere l’occupazione, garantire liquidità e rafforzare la capitalizzazione delle imprese».
Dirigenti scolastici alle prese con la sorveglianza sanitaria anti-Covid-19 sui lavoratori fragili. L’articolo 18 del decreto legislativo 81/2008 pone in carico ai datori di lavoro la nomina del medico competente. E cioè di un medico in possesso dei titoli e dei requisiti formativi e professionali previsti dalla legge, la cui funzione è quella di collaborare con il datore di lavoro nella valutazione dei rischi e per effettuare la sorveglianza sanitaria. Nelle istituzioni scolastiche gli obblighi ricadono sui dirigenti scolastici per effetto delle disposizioni contenute nell’articolo 1, comma 1, lettera c) del decreto ministeriale 292 del 21 giugno 1996. Ma molto spesso la nomina del medico competente è stata omessa dai dirigenti scolastici. Adesso però la gravità della situazione ha reso necessario rimediare tempestivamente e molti presidi stanno provvedendo in questi giorni.
A mettere le ali ai piedi ai capi d’istituto è stato l’Inail con il documento tecnico sulle misure di contenimento del contagio da Sar-CoV-2 nei luoghi di lavoro emanato nell’aprile scorso. Con il quale ha dato l’allarme circa i rischi di mortalità per Coronavirus tra i lavoratori ultra55enni ed ha raccomandato ai datori di lavoro, dunque, anche ai dirigenti scolastici, di avviare la cosiddetta «sorveglianza sanitaria eccezionale».
E cioè una serie di controlli sanitari, tramite i medici competenti, rivolti ai lavoratori con età superiore ai 55 anni o su lavoratori al di sotto di tale età che per condizioni patologiche possano rientrare in questa categoria di soggetti a rischio.
Uno strumento legale per alleggerire la responsabilità dei dirigenti scolastici, dei docenti collaboratori e dei direttori dei servizi generali e amministrativi per eventuali danni da Covid-19 alla ripresa delle lezioni. A proporlo è il comitato di esperti istituito dalla ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, con il decreto 203/2020. Secondo la commissione presieduta da Patrizio Bianchi, sarebbe opportuno esplicitare con un intervento legislativo che le eventuali inadempienze dei dirigenti e dei «quadri», che dovessero ingenerare contagi e relativi effetti, siano punibili solo in caso di dolo o colpa grave. Il suggerimento è contenuto nel: «Rapporto intermedio 27 maggio 2020» che il comitato ha elaborato in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico. E consiste nella mera esplicitazione di ciò che è già previsto in via generale sia nell’ordinamento penalistico che in quello civilistico. In pratica si tratterebbe di una misura precauzionale volta ad indicare la strada ai giudici all’atto dell’applicazione della normativa vigente. Sotto il profilo penale il riferimento al dolo (e cioè alla punibilità dei comportamenti intenzionalmente antigiuridici di rilievo penale) è implicito. La questione della colpa è invece più complicata da affrontare.
Percezione di sussidi, raccolta fondi per solidarietà, fornitura di materiale sanitario, frodi nella vendita di materiale connesso all’emergenza, traffico di materiale pedopornografico, cybercrime e attività finanziaria cross-border. Sono i principali ambiti sui quali le Autorità di contrasto del riciclaggio americane ed europee stanno chiedendo a banche, intermediari e professionisti di alzare la guardia, verificando e segnalando i flussi finanziari inattesi. Lo chiarisce l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif) con la newsletter n. 3 di giugno 2020, con la quale ha ribadito come l’epidemia da Coronavirus, oltre a causare una gravissima emergenza sanitaria, abbia comportato nuovi e rilevanti rischi di infiltrazione criminale nell’economia.

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  • “Salute digitale” per tutti i cittadini
Tema centrale nella strategia delle “Iniziative per il rilancio” previste dal piano Colao è la sburocratizzazione sia delle opere pubbliche, sia del rapporto con i cittadini e imprese. In questo capitolo si prevede la necessità di applicare la telemedicina non solo per Covid ma per garantire cura a tutti i pazienti. L’obiettivo è la «digital health nazionale»: televisite, teleconsulti e anche una gestione amministrativa dei pagamenti a distanza. Allo stesso tempo si propone di sviluppare un sistema di monitoraggio sanitario, basato sulla ‘Tessera Sanitaria’, che consenta di alimentare le banche dati, dalle cause di morti alla condivisione dei ricoveri ospedalieri. Per accelerare la ripresa, la task foce ha individuato alcun riforme per semplificare il rapporto con la «burocrazia difensiva»: per esempio, legando la responsabilità dei dirigenti pubblici ai soli risultati della gestione, e prevedere per l’eventuale «danno erariale un premio assicurativo pagato dall’amministrazione». Altre misure “anti-burocrazia” sono previste nell’ampliamento degli ambiti di autocertificazione e dei meccanismi di silenzio assenso, accompagnato da certezza dei tempi e da maggiori controlli.
  • Su Cattolica Cera si converte al mercato
Cattolica apre al mercato. Serve per alleviare la botta da 500 milioni assestata dalla vigilanza alla coop veneta, con patrimonio eroso dalla volatilità nel Covid. La società ha detto ieri che la proposta al voto il 27 giugno «contempla una limitazione del diritto di opzione», e prevede «una riserva comunque delimitata a soggetti finanziari e/o istituzionali». L’azione ha ripreso un 9,5%. Sei mesi fa (da lì si è perso il 42,6%) simili aperture costarono il posto all’ad Minali, ligio al mercato (portò in Cattolica Warren Buffett) e che mirava alla spa per affrancare Cattolica dalle logiche relazionali in cui le popolari cadono talvolta. Il presidente Paolo Bedoni, per parare il rinculo post Minali, usò per la difesa pareri legali “pro veritate”, per non toccare lo statuto della sua creatura. Tra i più illustri, il parere dell’avvocato Mario Cera, dominus di Fondazione Banco del Monte di Lombardia, in Cattolica socio al 3,16%. Presto l’ente di cui Cera muove i fili dovrà sborsare 16 milioni se vuol seguire l’aumento Cattolica. Circa gli stessi che l’ente pagò, a metà febbraio, per salire all’1% di Ubi e ispessire il patto Car contrario all’Ops Intesa. In genere il network rende meno del mercato: tanto, paga la Fondazione.

corsera

  • Istat: l’economia calerà dell’8,3%
Un 2020 sempre con il segno meno davanti. Dall’occupazione, ai consumi, agli investimenti, all’export. Che si traduce in un crollo del Pil dell’8,3%. E già nel primo trimestre 2020 c’era stato un meno 5,3%. Ma nel 2021 andrà meglio, con un Pil che tornerà ad avere un più davanti con l’aumento del 4,6%, anche se «i livelli dei principali aggregati del quadro macroeconomico risulterebbero inferiori a quelli del 2019». L’Istat fotografa l’economia italiana dopo il Covid 19 con le previsioni per tutto il 2020 e il 2021. E il quadro che si prospetta, almeno a breve termine, è tutt’altro che ottimistico, con la caduta dei consumi delle famiglie (-8,7%), degli investimenti (-12,5%), dell’export (-13,9%) dell’occupazione (-9,3%) e l’aumento invece della spesa pubblica (+1,6%). Ma, scrive anche l’Istituto, «dopo una flessione ulteriore nel secondo trimestre, la ripresa delle attività di produzione e consumo è attesa sostenere un miglioramento del clima economico con un effetto positivo sul Pil previsto in aumento nel secondo semestre dell’anno». Come dire, forse il peggio sta passando. Tanto che «il percorso di ripresa previsto rafforzarsi nei prossimi mesi produrrà effetti positivi nel 2021». Sono dati, dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, «che confermano le previsioni del governo e indicano la possibilità concreta di una ripresa già nel terzo trimestre: cerchiamo di vedere una luce in fondo al tunnel, è giusto lavorare intensamente per cogliere la sfida».

  • Istat, Pil giù dell’8,3% quest’anno rimbalzo da luglio, +4,6% nel 2021

  • Il Crédit Agricole lancia una neobanca per i professionisti
La Banca verde si lancia nella battaglia della Bank 2.0 per i lavoratori autonomi.
Il Crédit Agricole lancia tramite Blank, una controllata al 100% sviluppata all’interno di La Fabrique da CA, la sua start-up. Dopo un lancio “beta” durante l’estate, l’entità punta ad un lancio commerciale entro l’ultimo trimestre del 2020.
Blank vuole offrire prodotti assicurativi o di factoring ai suoi futuri clienti.

Handelsblatt

 

  • Ergo entra nel mercato immobiliare cinese
La controllata di Munich Re assume una partecipazione nella compagnia di assicurazioni danni Taishan Insurance. Questa mossa espanderà il suo business nel mercato in crescita della Cina.
Lo ha annunciato lunedì la filiale del riassicuratore Munich Re.