Per effetto del lockdown a causa dell’emergenza sanitaria, nel mese di aprile la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 3,4 mld, in contrazione del 27,5% rispetto al mese precedente e più che dimezzata rispetto allo stesso mese del 2019 e ai primi due mesi del 2020. Da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 24,6 mld, registrando, rispetto all’analogo periodo del 2019, una variazione negativa del 17,9%, in ulteriore peggioramento rispetto al -7,8% del I trimestre 2020 (nei primi due mesi dell’anno la variazione cumulata era invece positiva e pari a +15,3%).

Secondo i dati ANIA, nel mese di aprile solo il 14% delle imprese, rappresentative del 10% del mercato in termini di premi, ha registrato una raccolta superiore a quella dell’analogo mese del 2019 e il 61% delle imprese (per una quota premi pari al 44%) ha osservato una contrazione minore rispetto alla media di tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (-51,0%).  Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari ad appena € 348 mln, importo in calo del 63,7% rispetto al corrispondente mese del 2019, i nuovi affari vita complessivi ad aprile sono stati pari a € 3,8 mld  (-52,6%) mentre nei primi quattro mesi dell’anno hanno raggiunto € 27,7 mld, il 15,9% in meno rispetto al corrispettivo periodo dell’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di aprile i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 2,6 mld, pari ai tre quarti dell’intera nuova produzione vita (era in media il 66% nei tre mesi precedenti), importo pressoché dimezzato rispetto allo stesso mese del 2019 e in ulteriore calo (-18,0%) rispetto al mese precedente; di questi, circa un terzo proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) che registrano un decremento del 55,4% rispetto ad aprile 2019. Da gennaio i premi di ramo I hanno raggiunto € 16,6 mld, il 25,7% in meno rispetto all’analogo periodo del 2019, quando il ramo registrava invece un aumento del 20,0%. In forte calo (-60%) anche la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V, a fronte di un importo pari a € 63 mln e da gennaio il volume di nuovi premi (€ 439 mln) registra una contrazione del 5,2% rispetto ai primi quattro mesi dell’anno precedente.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 23% del totale emesso nel mese di aprile, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 806 mln, l’ammontare più basso dal mese di ottobre 2013 e, nel dettaglio, quasi dimezzato rispetto al mese precedente e ancor più rispetto ad aprile 2019 (-58,8%); di questi, poco più della metà proviene da nuovi premi di polizze multiramo investiti in fondi unit-linked, in calo del 64,2%. Da inizio anno la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 7,6 mld, registrando un incremento sempre più contenuto e pari a +5,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 (era +29,5% il mese precedente). Le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) hanno  registrato nel mese di aprile un volume  di nuovi premi in calo del 33,4% rispetto allo stesso mese del 2019, che, sommato a quello raccolto nei tre mesi precedenti, ammonta a quasi € 10 mln, con un incremento annuo del 14,7%. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati nel mese di aprile in calo del 44,7% rispetto allo stesso mese del 2019, raggiungendo da inizio anno una raccolta pari a € 33 mln, in calo (-9,7%), per la prima volta da inizio anno, rispetto all’analogo periodo del 2019. Nei primi quattro mesi dell’anno il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 877 mila, in diminuzione del 24,0% rispetto al corrispondente periodo del 2019.

In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, si osserva dalla Tab. 2 e dall’Allegato III come nel mese di aprile anche i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino in forte calo rispetto ai mesi precedenti, registrando da gennaio un volume di raccolta pari a € 342 mln, con un decremento annuo del 17,3%. Appena il 10% di tale importo è afferente ai nuovi premi/contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la quota restante è rappresentata da PIP, di cui il 47% è costituito da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo, in calo dell’8,3%. I nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati nel mese di aprile in ulteriore calo rispetto ai mesi precedenti, attestandosi da inizio anno a un importo di € 233 mln, il 15,1% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; un terzo di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, anch’esse in calo (-11,7%).

I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), hanno registrato una raccolta pari a € 1,2 mld, l’ammontare più basso mai rilevato e più che dimezzato rispetto allo stesso mese del 2019. Considerando anche i tre mesi precedenti, tali prodotti sono ammontati a € 10,5 mld, il 42% dell’intera nuova produzione vita, con un decremento annuo del 14,2%. Concentrandosi sulla composizione, si osserva che la raccolta premi cumulata dei prodotti multiramo è costituita per il 65% da premi afferenti al ramo I e per il restante 35% da premi di ramo III, mentre quella dei prodotti “mono-ramo” è composta per il 72% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo III, raccolta da gennaio mediante prodotti multiramo, costituisce quasi il 50% dei nuovi premi di ramo III complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo I si arresta al 41% della nuova produzione complessiva di tale ramo. I nuovi premi relativi a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, sono stati pari ad appena € 5 mln, in calo di circa € 10 mln rispetto al mese precedente e ancor più rispetto a quanto raccolto nei primi due mesi dell’anno in cui vi era stata una iniziale ripresa della commercializzazione di questo prodotto da parte di alcune compagnie. Da gennaio il volume di new business si attesta dunque a € 95 mln (lo 0,4% del new business totale), ancora in aumento del 27,3% rispetto ai primi quattro mesi dell’anno precedente; il 14% di tale ammontare è stato stipulato tramite prodotti multiramo, con una raccolta più che dimezzata.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi e al 64% in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 41.650, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di quasi € 800 e € 6.450. Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da -17,9% a -21,4%.

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