di Anna Messia
Generali è pronta ad entrare in Cattolica Assicurazioni. Il Leone di Trieste, secondo quanto anticipato dall’agenzia Bloomberg, è pronto a investire quasi 300 milioni di euro in un aumento di capitale riservato al prezzo che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza sarebbe fissato a 5,55 euro, e che rappresenterebbe dunque un premio del 53% rispetto alla chiusura di ieri (3,61 euro). Una mossa che porterebbe la compagnia guidata da group ceo, Philippe Donnet, ad avere una quota di circa il 24,5% in Cattolica, con un’operazione per ora esclusivamente di carattere industriale. Attualmente il principale azionista di Cattolica è Berkshire Hathaway di Warren Buffett con circa il 9 per cento, e restano ancora da conoscere le mosse dell’imprenditore americano che probabilmente, a questo punto, non mollerà la presa. Intanto sabato 27, è fissata l’assemblea della compagnia di Verona per votare la delega al consiglio di amministrazione a varare un aumento di capitale, fino a 500 milioni, chiesto da Ivass per risollevare la solvibilità della compagnia colpita dalla crescita dello spread e dal crollo dei mercati. Iniezione che serve per riportare il Solvency II al 172%. Un’operazione che non si preannunciava affatto facile considerando che ieri la capitalizzazione dell’intera compagnia era pari a 629 milioni e che Cattolica rimane l’unica cooperativa quotata a Piazza Affari, nella quale vige il principio di una testa un voto. Per questo da Verona, nelle scorse settimane, hanno chiamato in campo i consulenti di Kpmg che, nonostante l’emergenza sanitaria per il covid, hanno lavorato alacremente all’operazione trovando veloce risposta in Generali, seguita dai consulenti di Rothschild. L’intervento di Trieste, interessata in particolare alle sinergie industriali con la compagnia di Verona nel settore danni ma anche nell’asset management, appare però legato a filo doppio al cambio netto della governance di Cattolica, e in particolare alla trasformazione in società per azioni. A quel punto è però probabile che sul gruppo veronese si apra una vera e propria competizione di mercato. Nelle scorse settimane non sarebbero mancati infatti contatti anche con altre assicurazioni interessate alla partita, a partire dalla Vittoria di Carlo Acutis. Non solo. Cattolica potrebbe anche essere l’occasione giusta per la francesce Axa di fare il salto di crescita in Italia tanto atteso da anni. La prima a muoversi è stata intanto Generali, ma l’impressione è che il riassetto di Cattolica, a questo punto, sia soltanto alle battute iniziali (riproduzione riservata)

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