di Mauro Romano
La riunione, rigorosamente in remoto visto il periodo, si è tenuta ieri sera e all’ordine del giorno c’erano le spiegazioni delle modalità di voto per l’assemblea di Cattolica che si terrà il prossimo 27 giugno. Da votare ci sono questioni decisamente calde: la revisione della governance ma soprattutto il maxi aumento di capitale, fino a 500 milioni, richiesto da Ivass per aumentare la solvibiltà del gruppo.

Secondo diversi soci della compagnia che resta l’unica cooperativa assicurativa quotata a Piazza Affari, le modalità di voto per l’assemblea (che si terrà a porte chiuse) sono però troppo complicate, soprattutto per chi è meno avvezzo alla tecnologia. Per questo il presidente di Cattolica, Paolo Bedoni, ha incontrato ieri (virtualmente) i presidenti delle diverse associazioni (una dozzina) che rappresentano i soci della compagnia. Ma le polemiche sul voto complicato non sono ancora sopite. Intanto c’è un altro fatto curioso che riguarda i movimenti nel capitale: secondo quanto comunicato da Consob, il 2 giugno scorso (quando la richiesta Ivass dei 500 milioni era nota) Bank of America ha acquistato una quota della compagnia pari all’1,075%. Azionista di peso di Bank of America è Warren Buffett, che è primo azionista di Cattolica, di cui detiene circa il 9%. Sempre secondo le comunicazioni Consob, il giorno successivo, il 3 giugno, la stessa Bank of America ha azzerato la partecipazione. Un blitz durato appena un giorno. (riproduzione riservata)

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