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Gli obiettivi al 2023 di Net Insurance saranno raggiunti nonostante la presunta frode da 26,6 milioni scoperta nei mesi scorsi. Lo ha annunciato ieri in borsa la società guidata da Andrea Battista, quotata all’Aim dalla scorsa primavera, frutto della fusione con la spac Archimede, approvando l’aggiornamento del piano quinquennale. Il consiglio di amministrazione della compagnia danni ha anche dato il via libera ai bilanci 2017 e 2018, riformulati per tener conto della frode subita dal gruppo sotto la precedente gestione, che riguardava investimenti in titoli di Stato italiani che sarebbero stati sottratti.
Il nuovo bilancio 2017 ha mostrato di conseguenza un risultato negativo per 17,4 milioni (contro la perdita di 2,4 milioni del 2016) e un patrimonio netto di 18,9 milioni (contro i 36,1 milioni del 2016). Mentre il 2018 ha chiuso in utile per 4,1 milioni. La prima stesura del bilancio è stata giudicata illegittima, proprio a causa di errori rilevanti legati alla frode subita dal gruppo Net Insurance nel corso della precedente gestione.
Generali Italia e Google hanno annunciato una partnership strategica basata sul cloud per lo sviluppo di prodotti e servizi personalizzati, l’evoluzione della tecnologia digitale a supporto delle reti e la trasformazione del modello di interazione con il cliente per garantire eccellenza e qualità del servizio. L’accordo, che fa leva sulla tecnologia innovativa e i servizi avanzati del cloud di Google, prevede tre aree di intervento prioritarie: Nuove soluzioni e servizi digitali personalizzati e connessi per la mobilità. Proprio dall’Italia, infatti, prenderà il via la piattaforma paneuropea del Gruppo Generali , per la gestione dei servizi di mobilità connessi, che fa leva sulla forte expertise di Generali  Italia maturata nell’ambito dell’Internet of Things. Strumenti innovativi e capacità avanzate per personalizzare l’offerta sia verso il retail sia verso il corporate e per supportare l’evoluzione del rapporto tra cliente e agente. Miglior servizio al cliente, ad esempio con la gestione dei processi sempre più rapida e accurata grazie all’uso del machine learning reso disponibile dalle piattaforme di Google Cloud.

Allianz punta sulla crescita nell’auto e investe in Allianz Matrix, ecosistema digitale dedicato agli Agenti, centrali nella strategia di espansione. Il gruppo, guidato dall’a.d. Giacomo Campora, ha riunito a Bologna, in occasione della Convention Straordinaria Allianz, Racing Team 2019, 2.500 agenti protagonisti della crescita ottenuta nel primo trimestre 2019, che hanno potuto condividere con il top management i progetti per consolidare ulteriormente la propria competitività, in particolare nel business auto, anche grazie ai consistenti investimenti in innovazione al servizio della rete delle agenzie.
Per supportare la crescita, il gruppo ha sviluppato per la propria rete Allianz Matrix, un innovativo ecosistema digitale con il nuovo Virtual Advisor che verrà rilasciato dal 1° luglio, secondo un programma condiviso con le rappresentanze degli Agenti Allianz.
Generali I. e Google hanno avviato una partnership strategica basata su cloud per sviluppare prodotti e servizi personalizzati, far evolvere la tecnologia digitale a supporto delle reti e trasformare il modello di interazione con il cliente per garantire eccellenza e qualità del servizio.
L’accordo fa leva sulla tecnologia innovativa e i servizi avanzati del cloud di Google e prevede tre aree d’intervento prioritarie.
La prima riguarda nuove soluzioni e servizi digitali personalizzati e connessi per la mobilità. Proprio dall’Italia, non a caso, prenderà il via la piattaforma paneuropea di Generali Ass. per la gestione dei servizi di mobilità connessi, che fa leva sulla forte expertise di Generali Italia maturata nell’ambito dell’Internet of Things.
La seconda area contempla una serie di strumenti innovativi e capacità avanzate per personalizzare l’offerta sia verso il retail sia verso il corporate, oltre che per supportare l’evoluzione del rapporto tra cliente e agente.
La terza consiste in un miglior servizio al cliente, ad esempio con la gestione dei processi sempre più rapida e accurata grazie all’uso del machine learning reso disponibile dalle piattaforme di Google cloud.

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  • Incendi sulle navi Grimaldi: «Noi parte lesa»
«Per il nostro gruppo l’incendio a bordo della “Grande Europa” rappresenta una iattura perché abbiamo subito danni enormi sia commerciali sia operativi e anche d’immagine. Per questo spero che la magistratura spagnola faccia subito chiarezza non solo su eventuali esecutori materiali ma, soprattutto, sui mandanti». «Probabilmente il sospetto degli inquirenti è che i roghi siano dolosi — continua — e il nostro gruppo si è subito messo a disposizione degli inquirenti perché siamo la parte lesa. Comunque vada a finire l’inchiesta, già da ora, saremo costretti a pagare premi assicurativi più alti con danni enormi perché la nostra è una flotta che conta 120 navi ed è assicurata per sei-sette miliardi». Sulla dinamica è in corso di ricostruzione da parte degli agenti spagnoli ma, dalle prime risultanze, un incendio sarebbe scoppiato poco dopo mezzanotte prima sul ponte 3 e, dopo tre ore, sul ponte 8 con danni anche al ponte 9 e 10. «Ora saremo costretti a pagare ingenti premi assicurativi, con danni enormi per la flotta». Le fiamme avrebbero avvolto alcuni mezzi trasportati. «I roghi sono stati gestiti bene dalle squadre antincendio — dice Grimaldi — ma ci sono dei fatti quanto meno strani evidenziati anche dalle nostre ispezioni. Ad esempio, le fiamme sarebbero scoppiate in punti distanti e tutti vicino alle scale».
  • Panetta: Ivass, più controlli a tutela dei clienti
Fabio Panetta oggi esordisce come presidente dell’Ivass con le Considerazioni sul 2018. Dal 10 maggio Panetta è al vertice dell’istituto di vigilanza sulle assicurazioni in quanto dg della Banca d’Italia. Al centro della relazione la direttiva sulla distribuzione dei prodotti assicurativi (Idd), norme più stringenti a tutela del cliente e la nascita dell’Arbitro assicurativo.

  • Zurich: serve un patto tra privati e aziende per tutelare il welfare
Nel nostro paese oltre un lavoratore su due avverte la preoccupazione legata al fatto di potersi garantire una certa serenità in età pensionabile. A questa si aggiunge la preoccupazione di gravare su famiglia e amici che riguarda il 21%. Il risparmio poi è ormai un lusso, tant’è che solo la metà (48%) degli italiani dice di essere riuscita a risparmiare lo scorso anno. Ben al di sotto della media globale del 61%. A dirlo è un report di Zurich (in collaborazione con Oxford University) che ha coinvolto 16.500 persone in età lavorativa in 15 paesi sul mondo del lavoro. «L’Italia è nella media ma con una criticità in più e qualche eccezione. La criticità riguarda il fatto che da 10 anni il nostro è un paese che cresce poco o molto poco», osserva Roberta Marracino, head of business innovation and market management di Zurich. Le eccezioni riguardano invece in gran parte l’approccio degli italiani alla tecnologia e all’innovazione.
  • Sul commercio il peso dei furti: 4,8 miliardi di costi all’anno
Scarti, prodotti danneggiati e merce rubata si traducono in perdite per 49 miliardi di euro l’anno per i retailers europei, pari al 2,05% del fatturato annuale. Un conto che per l’Italia arriva a 3,3 miliardi, cui vanno aggiunti 1,5 miliardi di spesa per adottare contromisure di sicurezza nei negozi. A dirlo è il rapporto «Retail Security in Europe. Going beyond Shrinkage», condotto da Crime&tech (spin-off del centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), che ha raccolto i feedback di circa 23mila esercizi commerciali in 11 Paesi, Italia compresa. Le cifre complessive, che tengono conto sia delle perdite sia delle relative spese in sicurezza, per il nostro Paese toccano i 4,8 miliardi di costo annuo e incidono per l’1,2% sul fatturato delle aziende italiane. Tra i settori più colpiti c’è l’alimentare, dove le differenze inventariali si aggirano sul 2% del fatturato (2,4% in Italia), e l’abbigliamento con l’1,4 per cento. Quelli che registrano i tassi più bassi sono, invece, elettronica (0,4%), bellezza e cosmesi (0,5%) e articoli sportivi (0,7%). Questi valori tengono conto dei furti esterni e interni, ma anche di eventuali errori amministrativi, uso non conforme, scarti, merci scadute e merci e prodotti freschi danneggiati. Lo studio, svolto con il supporto di Checkpoint Systems (leader globale nella fornitura di soluzioni from source to shopper per il settore retail), rivela anche quali sono i prodotti più rubati: nell’alimentare, i primi cinque sono bevande alcoliche (liquori e champagne), formaggi, carne, dolci e pesce in scatola; nell’abbigliamento (soprattutto sportivo) sono accessori, maglieria, pantaloni e camicette; telefoni cellulari e auricolari sono in cima alla lista nel settore dell’elettronica.
  • Generali Italia e Google, asse sui prodotti
Asse tra Generali Italia e Google per migliorare l’interazione e i servizi ai clienti offerti dalla compagnia assicurativa. La partnership, basata sul cloud, punta allo sviluppo di prodotti e servizi personalizzati e all’evoluzione della tecnologia digitale. La partnership partirà dall’Italia, per poi estendersi a livello globale a beneficio di tutto il Gruppo Generali. In quest’ottica, l’intesa verrà sviluppata all’interno dell’Innovation Park di Mogliano Veneto dove verrà aperto un laboratorio in cui il personale qualificato di Google affiancherà gli esperti di Generali Italia nell’ideazione e industrializzazione di prodotti e servizi innovativi.
  • Nel mondo 22,1 milioni di Paperoni: hanno il 50% della ricchezza globale
Duecentosei trilioni di dollari. A tanto è arrivata la ricchezza finanziaria privata nel mondo alla fine del 2018. Una somma enorme, che cresce meno rispetto al passato ma che continua ad essere concentrata nelle mani di pochi. Nel 2018, infatti, questi ingenti capitali nel mondo sono cresciuti solo dell’1,6%, rispetto al progresso del 7,5% che era stato messo a segno l’anno prima e comunque a un tasso inferiore a quello storico pari al 6,2%, registrato tra il 2013 e il 2017. Quanto alla crescita dei milionari (chi ha ricchezze finanziarie sopra il milione di dollari) sempre nel 2018 questi sono aumentati del 2,1% su base annua, raggiungendo i 22,1 milioni di individui che detengono il 50% della ricchezza finanziaria totale. Sono queste alcune delle evidenze contenute nell’ultimo report di Boston Consulting Group (Global Wealth 2019: Reigniting Radical Growth). A livello geografico la maggior concentrazione di milionari è ancora nel Nord America (2/3 dei milionari mondiali risiedono negli Stati Uniti), tuttavia, al 2023, la regione che dovrebbe registrare la crescita più rapida della sua popolazione milionaria è l’Asia, seguita dall’Africa e dall’America Latina. Se sull’Asia non ci sono sorprese (sono anni che Cina e India insieme ad altri Paesi del continente fanno registrare la crescita più alta di nuovi milionari), il sorpasso dell’Africa sull’America Latina è invece una novità. Il numero totale di milionari a livello globale dovrebbe raggiungere i 27,6 milioni entro il 2023. L’Italia è la nona nazione con 5 mila miliardi di dollari di ricchezza finanziaria personale. Un asset strategico e molto importante per il paese. Entro il 2023 le stime prevedono che la ricchezza finanziaria personale degli italiani possa toccare i 5,6mila miliardi di dollari.