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La prossima occasione del convegno per la presentazione della Relazione annuale dell’Ivass, se nel frattempo non sarà stato nominato il terzo componente del Consiglio dell’Authority, vedrà al banco della presidenza solo due esponenti, il neopresidente Fabio Panetta, che è tale ope legis in quanto direttore generale della Banca d’Italia, e il consigliere Alberto Corinti, il cui mandato è stato confermato nello scorso febbraio. Per Panetta si tratterà di un esordio nella carica, ma non nella conoscenza del settore poiché, essendo egli, prima del nuovo incarico, vice direttore generale, prendeva parte a tutte le riunioni del direttorio presieduto dal governatore Ignazio Visco che, come stabilisce la legge, sono chiamate a decidere anche sulle materie di competenza dell’Ivass di carattere istituzionale aventi rilevanza esterna. Tuttavia, sarà interessante conoscere l’impostazione che la nuova presidenza vorrà dare al lavoro di questi anni, un’impostazione che certamente conterrà elementi di novità che alimenteranno approfondimenti e dibattiti.
Zurich è pronta a scommettere sul digitale e lancia la prima app nel mondo della polizze che prevede il riconoscimento facciale o l’impronta digitale. Capofila dell’evoluzione tecnologica del gruppo guidato in Italia da Alessandro Castellano è Zurich Connect, la compagnia diretta guidata da Angela Cossellu, che ha chiuso il 2018 con premi per 140 milioni, in crescita del 27% sull’anno precedente, contro una media di crescita del mercato delle compagnie dirette del 6% (a 2,3 miliardi). Anche in questi primi mesi del 2019 la compagnia sta crescendo a doppia cifra.

Città che vai, assicurazione che trovi. L’Italia delle assicurazioni per la casa è piena di disparità. Mentre, stipulare una polizza a Milano e Roma è possibile sia a livello di prezzi che di accessibilità delle coperture, a Napoli la musica cambia, trovando meno assicurazioni a prezzi esorbitanti. L’ultimo studio di SosTariffe.it, effettuato a maggio 2019, ha analizzato il quadro delle coperture per Rc casa a Milano, Roma e Napoli.
La copertura più diffusa a livello nazionale è il pacchetto «tutto compreso» che include la responsabilità civile della famiglia, incendio, eventi atmosferici e assistenza. Secondo quanto riportato dallo studio, Milano è la città che offre coperture a prezzi più accessibili, seguita da Roma, i cui prezzi sono più elevati per il pacchetto «tutto compreso» ma offre un risparmio su infortuni, assistenza informatica e aggressione. Assicurarsi a Napoli, invece, è un’impresa, con una media costi più elevata e una mancanza di coperture, quali la tutela contro aggressioni ed infortuni domestici.

2,5 mln le famiglie che intendono comprare una casa nei prossimi 12 mesi, per un mercato potenziale di circa 404,2 miliardi di euro. È quanto emerge dal 12° Rapporto sulla Finanza immobiliare 2019, curato da Nomisma e presentato ieri a Re Italy 2019.
Dai dati rilevati si evidenzia che, nel 2019, il 47,6% delle famiglie che intendono acquistare un’abitazione nei prossimi 12 mesi prevede di ricorrere al canale bancario (1,1 milioni di famiglie).
I danni morali possono essere riconosciuti mediante una class action solo quando viene provato il concreto pregiudizio che accomuna tutti i richiedenti. Ma non solo. Non possono essere tutelati i meri disagi o fastidi, in questo caso connessi al trasporto pubblico.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 14886 del 31 maggio 2019, ha accolto il ricorso dell’impresa di trasporti citata in giudizio dalle associazioni di consumatori per i continui ritardi.
Vittoria assicurazioni ha annunciato il rinnovo del contratto integrativo aziendale. L’accordo, siglato con i rappresentanti sindacali, garantisce agli oltre 500 dipendenti maggiori benefici in termini di welfare aziendale, previdenza integrativa e assistenza sanitaria. In questo modo, sottolinea la compagnia, viene dimostrato «il costante e significativo impegno per il miglioramento del benessere professionale e personale dei propri dipendenti, considerati uno dei fattori strategici fondamentali. Per la prima volta viene introdotto l’istituto del welfare aziendale, che permette ai dipendenti di convertire, parzialmente o totalmente, il premio di produttività in benefit, spaziando dal tempo libero all’istruzione fino alla salute e alla cura dei famigliari».Altro elemento chiave è l’incremento del contributo al fondo pensione dipendenti: «L’investimento di Vittoria assicurazioni, superando il 6%, si colloca tra i più alti del comparto assicurativo».

  • Pensioni elevate, in 14 anni persa un’annualità
Un pensionato “d’oro”, ovvero con un assegno superiore ai 100mila euro lordi l’anno (55mila netti), per effetto delle parziali indicizzazioni all’inflazione, tra il 2006 e il 2019 ha perduto in termini cumulati un’intera annualità rispetto a un suo alter ego che avesse goduto di una perequazione piena. Negli stessi 14 anni un pensionato con un assegno pari a 8 volte il minimo (3.420 euro) ha perso l’11%. Una perdita secca che non verrà mai più recuperata. A fare i calcoli sull’impatto storico e attuale di queste strette alla perequazione degli assegni Inps al costo della vita è “Itinerari Previdenziali”, in un’analisi di Alberto Brambilla (presidente del Centro Studi e Ricerche), Giovanni Gazzoli e Antonietta Mundo (già coordinatore generale statistico-attuariale Inps). Secondo “Itinerari Previdenziali” i più penalizzati sono 1,5 milioni di pensionati con l’assegno più elevato «proprio quelli – si legge nella nota – che da vent’anni sono perseguitati dallo Stato, alla faccia del merito, e che i contributi e le imposte li hanno pagati, a differenza degli oltre 8 milioni di pensionati totalmente o parzialmente assistiti dallo Stato e dei 2 milioni che, di imposte, nella loro vita ne hanno pagate poche».
  • Poste, i sindacati: pressioni per vendere le polizze
Il management di Poste Italiane avrebbe fatto troppe «pressioni commerciali» sulla rete dei consulenti, sia interni che promotori, per vendere prodotti finanziari e assicurativi. È quanto denuncia una lettera sottoscritta da tutte le sigle sindacali del settore postale (Slp Cisl, Slc Cgil, UilPoste Uil, Failp Cisal, Confsal Com, Fnc Ugl Com.Ni) indirizzata alle prime linee della società e in particolare ad Andrea Novelli, nuovo responsabile della direzione Mercati Privati dallo scorso primo aprile. Tra i «principi disattesi», secondo le organizzazioni sindacali ci sarebbe anche la delibera Consob 20307 dello scorso anno, con la quale sono stati recepiti i dettami della direttiva Mifid II in materia di consulenza finanziaria e tutela degli investitori. «Per quanto attiene le recenti campagne commerciali », si legge, i lavoratori «denunciano atteggiamenti vessatori nei confronti degli addetti». E ancora: «negli ultimi giorni viene richiesta la comunicazione da parte dei consulenti delle previsioni di vendita di prodotti finanziari relativamente alla prima settimana di giugno, con indicazione precisa dei clienti che sottoscriveranno tali prodotti».
  • Anima. Raccolta negativa per 444 milioni a maggio
A maggio la raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di ramo I) del Gruppo Anima è stata negativa per circa 444 milioni di euro, per un totale da inizio anno negativo per circa 656 milioni. I dati non tengono conto delle prenotazioni su nuovi prodotti Unit-linked e Sicav per circa 200 milioni di euro che saranno conteggiati a giugno e sono stati definiti «deboli e ben al di sotto delle nostre aspettative» dall’a.d. Marco Carreri.
  • Pensione di vecchiaia compatibile con il forfettario
Nella circolare 9/E pubblicata il 10 aprile l’agenzia delle Entrate ha affermato che la clausola di esclusione del regime forfettario non opera nei confronti degli aspiranti forfettari pensionati – e quindi titolari di redditi di lavoro dipendente ex articolo 49, comma 2 del Tuir – «ogniqualvolta il pensionamento sia obbligatorio ai termini di legge». Tuttavia nel settore privato la norma non prevede esplicitamente un pensionamento obbligatorio.
  • «Arbitrato della salute» per la colpa medica
Con oltre 300 mila cause pendenti nei tribunali, 35 mila nuove radicate ogni anno (solo a Milano un fascicolo aperto ogni giorno), alla responsabilità medica servono con urgenza nuove regole, o quantomeno procedure, visto anche la partenza a singhiozzo della legge Gelli (mancano ancora tre dei sei decreti attuativi). Non è tanto (o solo) una questione di protezione della categoria sanitaria, ma più in generale è un tema di equilibrata e serena gestione di un comparto – la salute pubblica – su cui poggia il diritto costituzionale primario dei cittadini. La proposta di legge per un «arbitrato della salute», promossa dal gruppo Consulcesi, fatta propria dal presidente della commissione igiene e sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, e presentata ieri nella sede dell’Ordine dei medici di Milano – è il tentativo di spostare fuori dalle aule giudiziarie e in un momento precontenzioso il delicato rapporto tra le aspettative del paziente e l’opera prestata dal medico.