Segway, monopattini & co: dm Toninelli sulla micromobilità elettrica
I minori invece devono avere la patente
di Enrico Santi

Hoverboard, segway, monopattini e monowheel elettrici solo se maggiorenni oppure se minori con la patente AM, quella per i motorini. Parte la sperimentazione della circolazione su strade urbane di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica. Ciò grazie al decreto adottato il 4 giugno 2019 dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli in attuazione dell’art. 1, comma 102, della legge di Bilancio n. 145 del 30 dicembre 2018. Le tipologie dei dispositivi per la micromobilità elettrica ammessi alla sperimentazione sulle strade sono hoverboard, segway, monopattini e monowheel. Questi potranno essere condotti su strada da maggiorenni oppure, in caso di minori, in possesso della patente di guida di categoria AM. Nelle aree pedonali gli utilizzatori (ad eccezione degli organi di polizia stradale) dovranno attivare il limitatore di velocità per non oltrepassare il limite di 6 km/h. Inoltre, i veicoli capaci di sviluppare una velocità superiore a 20 km/h dovranno essere muniti di regolatore per non superare questo limite. Nel rispetto di questi vincoli sulla velocità, tutti i suddetti dispositivi potranno circolare nelle aree pedonali, mentre soltanto i segway e i monopattini potranno essere condotti anche nei percorsi pedonali e ciclabili, sulle piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata e sulle strade con velocità massima pari o inferiore a 30 km/h. Non è previsto il posto a sedere per l’utilizzatore e non è consentito il trasporto di persone o cose né ogni forma di traino. Nelle ore serali e notturne oppure quando sia necessaria l’illuminazione a causa delle condizioni atmosferiche non potranno essere utilizzati i dispositivi privi di luce anteriore bianca o gialla fissa e posteriormente di catadiottri rossi e di luce rossa fissa. Prima di autorizzare con ordinanza la sperimentazione della circolazione dei suddetti dispositivi in ambito esclusivamente urbano, il Comune deve individuare le infrastrutture stradali e/o le parti di strada idonee secondo le condizioni specificamente previste dal decreto ministeriale. Con apposita deliberazione la giunta comunale approva il piano della sperimentazione della micromobilità elettrica. Successivamente, con ordinanza il comune deve provvedere a installare una specifica segnaletica stradale verticale e orizzontale. Dalla data di entrata in vigore del decreto ministeriale (di cui si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) la sperimentazione potrà essere autorizzata entro 12 mesi e dovrà concludersi entro 24 mesi, con una durata di almeno 12 mesi. Entro tre mesi dal termine del periodo di sperimentazione i comuni dovranno informare il ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulle risultanze.
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