di Lucio Sironi
Unipol ha rilevato più del 4,3% delle azioni Bper venerdì 22, raggiungendo così la quota del 14,23% e muovendosi verso il target del 19,9% entro fine anno, obiettivo per il quale il gruppo bolognese ha ricevuto il via libera da Francoforte (articolo a pagina 2). Secondo Kepler Cheuvreux, che conferma il target price di 5,4 euro su Bper (ieri in borsa il titolo ha chiuso in calo del 2% a 4,685 euro), Unipol intende creare un conglomerato finanziario in cui far confluire assicurazione, banca e risparmio gestito, sulle orme del colosso Intesa Sanpaolo . . In questa realtà, scrive Kepler Cheuvreux, sarà centrale il ruolo di Arca in quanto intenzione di Unipol sarebbe creare un conglomerato finanziario da 160 miliardi di euro di asset in gestione e capace di generare 750 milioni di utile nel 2019. Pur con Arca sullo sfondo, resta il fatto che l’ascesa in Bper resta una mossa che va in decisa controtendenza rispetto allo scetticismo generale con cui da tempo si guarda al mondo delle banche. Oltre all’ascesa in Bper (dove era al 9,87%), nel fine settimana Bper ha fatto un passo col Banco di Sardegna , che controlla al 51%, completando la cartolarizzazione da 0,9 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi a un prezzo leggermente migliore rispetto a quanto atteso: 28% del nominale rispetto al 27%.

Kepler ritiene che la strategia di Unipol possa essere legata al progetto di diversificare dalla sua storica attività di assicurazione, espandendosi nel settore bancario -dopo i risultati deboli ottenuti con la strategia stand alone portata avanti con Unipol Banca- e nel settore del risparmio gestito, ricordando che Bper è da tempo una delle candidate per rilevare la maggioranza di Arca sgr, di cui oggi detiene una quota del 32,752% con oltre 32 miliardi di asset in gestione, mentre altri soci pesanti sono la Popolare di Sondrio al 21,137% (nel novembre 2017 Unipol e Sondrio hanno rinnovato anticipatamente l’accordo al 2019 di bancassurance Vita e Danni attraverso Arca Vita e Arca Assicurazioni), mentre i liquidatori della Popolare di Vicenza e quelli di Veneto Banca hanno ciascuno il 19,99%. Il nuovo conglomerato finanziario che si verrebbe così a formare avrebbe, secondo i calcoli di Kepler Cheuvreux, 160 miliardi di euro di masse in gestione generando oltre 750 milioni di utile nel 2019.

Il Banco di Sardegna intanto ha perfezionato la cartolarizzazione di 0,9 miliardi di npl (garantiti al 53%), che corrispondono al 59% dello stock complessivo, al 28,1% del valore contabile lordo, con un impatto marginale sui conti. I non performing loans sono stati venduti al veicolo 4Mori Sardegna, che ha emesso titoli per 253 milioni, di cui una quota senior di 232 milioni (su cui la banca chiederà la Gacs a breve) che il Banco di Sardegna terrà per sè, un mezzanino di 13 milioni (di cui 5% resta in pancia a BdS) e un junior di 8 milioni (il 5% resta a BsS). Dopo quest’operazione il npe ratio di Bper è migliorato dal 19,3 al 17,8% (dal 22,9% al 14,7% per BdS) e per Kepler Cheuvreux, che lo ritiene ancora ancora troppo alto, destinato a scen dere sotto il 10% nel 2021, dopo cessioni in pipeline per 3 miliardi di euro (2 miliardi entro la fine dell’anno). Investitori ovviamente guardinghi in una giornata di rialzo dello spread come quella di ieri e titolo Unipol in flessione del 6,1% a 3,32euro.

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