Direttiva della procura di Pordenone: da verificare eventuali distrazioni alla guida
Cellulare bloccato sequestrato

di Stefano Manzelli
In caso di grave incidente stradale meglio collaborare subito con la polizia esibendo cellulari e potenziali distrazioni tecnologiche con relativi codici di sblocco. Il rischio per i soggetti non collaborativi è di essere sottoposti a perquisizione personale con sequestro di tutti i dispositivi e dello stesso veicolo. Lo ha chiarito la direttiva della procura di Pordenone n. 4414 del 26 giugno 2018, indirizzata alla polizia giudiziaria. Le distrazioni sono aumentate notevolmente con la crescita della tecnologia in dotazione ai veicoli o nella disponibilità delle persone. Per questo motivo per gli organi di vigilanza è molto importante verificare se nell’immediatezza di un grave sinistro il conducente possa essere stato distratto dall’uso del navigatore, della telecamera di bordo o dal proprio cellulare. Ai sensi dell’art. 354 cpp la polizia giudiziaria in caso di reato dovrà effettuare accertamenti urgenti sulle cose, sui luoghi e sulle persone. In particolare in caso di incidente con esito mortale o lesioni che paiono fin da subito gravissime la pg dovrà attivarsi per verificare innanzitutto l’orario esatto dell’evento. Spetterà alla polizia individuare ed elencare tutti i dispositivi elettronici presenti recuperando eventuali codici di sblocco e chiarendo se gli stessi risultano attivi o spenti. L’apparato in disponibilità della persona deceduta andrà sempre sequestrato, specifica la nota, mentre quello in disponibilità delle persone ferite andrà acquisito con il loro consenso. I dispositivi di bordo verranno sequestrati assieme al veicolo ma una particolare attenzione andrà riposta ai dispositivi mobili in disponibilità dell’autista. Se l’interessato presterà il suo consenso la polizia procederà al controllo immediato dello strumento, previo avvertimento della possibilità di farsi assistere da un legale se immediatamente disponibile. In caso di esito negativo della verifica ovvero in assenza di elementi che evidenziano l’uso del dispositivo nessun problema. Diversamente scatterà il sequestro dell’apparato, come nel caso di mancata collaborazione dell’autista, con successiva verifica dello stesso ai sensi dell’art. 360 cpp.
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