Le Poste Italiane dovranno risarcire gli eredi dei derubati per un furto avvenuto 12 anni fa per oltre 40.000 euro. La ha deciso la Corte di Appello di Bologna che ha disposto il risarcimento totale ed il pagamento delle spese legali.

Al fianco degli eredi l’avv. Giovanni Franchi di Parma, specializzato nella difesa dei consumatori, che è riuscito a far si che la Corte riconoscesse le ragioni degli eredi di un furto avvenuto nel 2016 a Bardi, in Provincia di Parma, durante il quale erano stati sottratti buoni fruttiferi.

I ladri erano riusciti a riscuotere i Buoni, muniti di un documento falso. Le Poste si rifiutarono di riconoscere il rimborso, perché i derubati non disponevano dei numeri di codice relativi, cosa che ha prodotto dei ritardi nel blocco. Il sistema gestionale delle Poste permetteva infatti la ricerca solo a fine giornata lavorativa, cosa che ha permesso ai ladri di agire velocemente. Il Tribunale di Parma accettò la giustificazione addotta dalle Poste Italiane e rigettò la domanda.

Il legale degli eredi, ricostruendo passo per passo tutti i fatti presso le 4 Filiali utilizzate per la riscossione dei Buoni ha invece dimostrato alla Corte di Appello la condotta “imprudente” delle Poste.

Nella sentenza di legge infatti che “non era possibile richiedere maggior cura al soggetto che aveva subito il furto, il quale non poteva sapere che per provvedere al blocco immediato dei buoni era necessario indicarne il numero identificativo a causa di una inefficienza del sistema informatico delle Poste. Né, peraltro, tale inefficienza può risolversi a danno del cliente”.