Warren Buffet si è sempre detto scettico sugli investimenti nel settore tecnologico, ma sulle tecnologie per il trasporto privato sembra aver chiuso un occhio.

Di recente l’Oracolo di Omaha ha offerto a Uber 3 miliardi di dollari per entrare nel capitale di quest’ultima, ma le due parti non sono riuscite a mettersi d’accordo sui termini di un potenziale deal. A dirlo è una fonte vicina al dossier.

Le trattative tra Berkshire Hathaway e Uber, svelate da Bloomberg News, hanno fatto seguito all’operazione targata Softbank, che a gennaio investito direttamente 1,25 miliardi in Uber valutandola circa 70 miliardi di dollari, e ha comprato altri 6,5 miliardi di dollari di azioni dagli impiegati e dagli investitori, per una valutazione complessiva della societá di 48 miliardi.

In vista dell’Ipo della compagnia, attesa per il 2019, il ceo Dara Khosrowshahi sta lavorando per ridurre i costi, dopo che Uber ha chiuso lo scorso anno in rosso per 4,5 miliardi di dollari.

I ricavi di Uber stanno crescendo in fretta (+70% a 2,59 miliardi di dollari nel primo trimestre) e la posizione di cassa è solida, a 6,3 miliardi di dollari al 31 marzo.

Berkshire, dal canto suo, ha storicamente investito in compagnie in difficoltá, in cambio di termini favorevoli. Durante la crisi finanziaria mondiale, la societá i Buffett a investito in Goldman Sachs e General Electric. Ad oggi ha messo da parte 100 miliardi di dollari in contanti.

Buffet ha, però, sempre cercato di evitare di investire in compagnie tecnologiche, anche se è diventato uno dei primi azionisti di Apple.

Le sussidiarie di Berkshire relative al mondo dell’auto sono la catena di concessionarie Berkshire Hathaway Automotive e l’assicuratore Geico. Quest’ultima ha, però, riportato delle ingenti perdite per gli uragani dello scorso anno. Warren Buffett crede, inoltre, che l’auto autonoma sarà un danno per l’industria delle assicurazioni per veicoli.

La società ha, inoltre, ridotto la sua esposizione verso General Motors, mentre le azioni della sua partecipata cinese Byd, in cima nella classifica mondiale del rendimento sino a pochi mesi fa, nelle ultime settimane hanno perso gran parte del loro valore, lasciando per strada 9 miliardi di dollari.