di Enrico Sbandi
Sono sei, tutte del Centro Nord, le regioni italiane in cui i sinistri stradali che coinvolgono veicoli aziendali superano l’indice medio nazionale: si tratta di Liguria, Umbria, Abruzzo, Marche, Trentino Alto Adige e Lazio. La sorpresa è che sono classificate come virtuose regioni invece tradizionalmente maglia nera quali Campania, Puglia e Sicilia; quest’ultima addirittura presenta la percentuale di sinistri più bassa in assoluto.
Queste indicazioni sono contenute nella speciale classifica nata dall’insieme dei dati ottenuti dalle auto a noleggio, catalogati in un’indagine: è uno dei primi utilizzi, complementari alla gestione diretta dei parchi auto, dei big data raccolti nelle flotte aziendali. Lo studio è stato presentato lo scorso 3 giugno, nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento, commissionato da LeasePlan Italia all’Università di Bologna, in collaborazione con Econometrica. «I big data, raccolti in formato anonimo con i dispositivi telematici installati a bordo delle vetture circolanti della nostra flotta, hanno permesso di elaborare un indice che fotografa la distribuzione territoriale degli incidenti stradali in Italia che coinvolgono veicoli in circolazione per motivi di lavoro», ha spiegato Alfonso Martinez, amministratore delegato di Lease Plan Italia, uno dei player di riferimento del noleggio a lungo termine, azienda controllata dalla LeasePlan Corporation N.V. che gestisce più di 1,7 milioni di veicoli multi-marca in oltre 30 paesi nel mondo.

L’indagine presenta un duplice motivo di interesse: consente, in prima battuta, di individuare le aree più bisognose di interventi per la sicurezza stradale. Ma sfata anche vari luoghi comuni sulle aree tradizionalmente più afflitte da incidenti. Posto a 1 il valore medio nazionale, infatti, l’indice di sinistrosità stradale dei veicoli utilizzati per motivi di lavoro in Liguria si colloca a 1.6. Le altre regioni con indice superiore al valore medio nazionale sono Umbria (1.5), Abruzzo (1.3), Marche (1.2), Trentino Alto Adige (1.2) e Lazio (1.1). Il Piemonte (1) e il Molise (1) sono allineati alla media nazionale, mentre al di sotto si registra più di una sorpresa, almeno rispetto alla vulgata che vuole determinate regioni del Sud ai vertici delle classifiche degli incidenti registrati dalle assicurazioni. L’indice risulta inferiore alla media nazionale in Toscana (0.9), Sardegna (0.8), Calabria (0.8), Valle d’Aosta (07), Basilicata (0. 7), Emilia Romagna (0. 7), Lombardia (0.6), Campania (0.5), Friuli Venezia Giulia (0.4), Puglia (0.5), Veneto (0.3) e Sicilia (0.3).

Come sviluppi futuri dell’iniziativa, è stato ipotizzato l’impiego dei dati per intervenire sulla sicurezza stradale: LeasePlan Italia ha annunciato il suo contributo realizzando un modello predittivo, per suggerire ai clienti e driver comportamenti virtuosi, alla luce dei risultati emersi dallo studio. Per esempio, l’analisi dei big data consente di ricavare un coefficiente di stagionalità degli incidenti stradali dei veicoli utilizzati per motivi di lavoro, indice che evidenzia i mesi caratterizzati da maggiore (o minore) sinistrosità. Sotto questo profilo, e al netto del calo dell’incidentalità nei periodi di minore traffico lavorativo, durante ferie estive e periodi festivi invernali, sono gennaio, febbraio e marzo i mesi che presentano il numero medio di sinistri più alto, rispettivamente, del 13%, del 14% e del 13%, rispetto al valore riferito all’intero anno. (riproduzione riservata)
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