di Paola Valentini
Banca Generali chiuderà il semestre con una raccolta sui massimi storici. «I dati in accelerazione della raccolta confermano l’attenzione nei nostri riguardi. Cresciamo nell’ordine del 30% da inizio anno dai livelli record dello scorso anno con una forte domanda per i nostri prodotti contenitori gestiti, sia finanziari sia assicurativi», spiega Gian Maria Mossa, ad di Banca Generali . Da inizio anno questi ultimi hanno superato 2,2 miliardi, pari al 70% circa della raccolta complessiva. Nei cinque mesi in totale la banca del Leone ha avuto flussi netti per 3,2 miliardi (+34% sullo stesso periodo 2016). Le masse totali hanno oltrepassato quota 50 miliardi a fine marzo con un aumento del 18% rispetto allo stesso mese del 2016. «Giugno continua a mostrare segnali interessanti e questo ci rende molto ottimisti per i prossimi mesi. Negli ultimi 15 mesi le nostre masse sono cresciute di oltre 10 miliardi con un significativo balzo in avanti delle posizioni di clienti oltre il mezzo milione, che con circa 31 miliardi rappresentano ormai oltre il 60% del totale, a conferma del posizionamento da banca private e dell’appeal delle soluzioni personalizzate nell’advisory», sottolinea il managerdi Banca Generali . Che per i prossimi mesi ha in cantiere diverse novità. «Il lancio del nuovo contratto per il modello di servizio BG Personal Advisory, relativo alla consulenza evoluta, sta riscuotendo molta attenzione dalla clientela come vediamo dai roadshow con i nostri professionisti per il Paese. Continuiamo a lavorare nella selezione delle migliori soluzioni di investimento che tengano anche conto del concetto di protezione dai rischi di mercato, quindi con un occhio a prodotti nel credito ma anche a sicav alternative dove abbiamo sviluppato forti competenze», aggiunge Mossa.
Intamto è partito il lavoro sui Pir. «Per la diversificazione dei portafogli guardiamo anche alle opportunità offerte dai Pir, con la distribuzione di prodotti di punta di partner nell’asset management, per poi presentare il prossimo autunno un nostro nuovo strumento dai tratti innovativi e distintivi per le possibilità di protezione», rileva l’ad. Il contesto dei mercati, d’altra parte, impone di essere guardinghi. «Le incognite geopolitiche, le elezioni in Germania e l’impatto delle politiche monetarie restano le variabili principali da tenere d’occhio per la seconda parte dell’anno. L’impegno del governo per una soluzione alle crisi bancarie consentirà di riportare fiducia su un settore che gli investitori stanno già guardando da qualche mese come dimostrano i recuperi in borsa e l’attenzione verso importanti realtà al test delle ricapitalizzazioni», osserva Mossa. Senza dimenticare le sfide che derivano dalle novità di legge. «Il prossimo anno la normativa della Mifid porterà a nuovi impegni nella tutela del servizio ai clienti», conclude Mossa. (riproduzione riservata)
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