di Alberico Potenza – direttore Investimenti del Supply Chain Fund e direttore generale di Groupama Am

Può il 2017 essere l’anno della svolta, in cui l’economia italiana si dimostra pronta a ripartire? Un segno positivo in tal senso, che porta a guardare con ottimismo all’anno in corso è la crescita della cosiddetta Alternative Finance. Parliamo di soluzioni che, affiancandosi ai tradizionali canali del credito, fanno leva sulla diffusione crescente – oggi quasi pervasiva – del Digitale per aprire alle imprese (in prevalenza pmi, ma anche singoli individui) formule di finanziamento innovative.

Tale comparto, in Italia, vede attive 11 piattaforme, che possono ricondursi a tre macro-segmenti in base al modello di offerta proposto in forma prevalente (in molti casi, in realtà, il modello prevalente è anche l’unico proposto dalla singola piattaforma): prestiti personali (4 piattaforme, tutte attive); prestiti alle imprese, a medio-lungo termine (3 piattaforme, una in attivazione) e a breve termine o sconto fatture (4 piattaforme, due in via di attivazione).

A gennaio, secondo p2plending.com è stata superata la soglia dei 100 milioni di euro di capitale erogato, considerando i dati relativi a sei sole piattaforme (quattro delle altre cinque non erano ancora attive e una non ha comunicato i dati). Il dato è frutto di un forte aumento su base mensile che ha caratterizzato l’intero 2016: lo scorso anno il comparto ha fatto registrare un ritmo di crescita mensile medio del 10%.

Oggi i dati sono ancora più significativi, visto che a metà aprile si stima che siano stati già superati i 150 milioni di euro, che equivale a una crescita superiore al 50% rispetto a inizio anno. Dati importanti, soprattutto se si analizza il peso dei tre segmenti identificati. Il transato intercettato dalle quattro piattaforme di prestiti personali (tutte pienamente operative), che ha sempre rappresentato la voce prevalente, è stimato superare i 60 milioni.

Le due piattaforme attive sui prestiti alle imprese a medio-lungo termine (la terza è a oggi in attivazione) contribuiscono con altri 15 milioni circa. L’altra metà del mercato è fatta di prestiti alle imprese a breve termine o sconto fatture, che quindi diventano, per la prima volta dall’inizio delle attività di monitoraggio, il segmento principale del comparto in valore. Questi volumi si ottengono integrando i dati dell’unica piattaforma di sconto fatture censita dalle rilevazioni di p2plendingitalia.com con i dati relativi ai primi mesi di operatività di Fifty, service provider del Supply Chain Fund, primo fondo d’investimento specializzato nell’acquisto di crediti commerciali lanciato a ottobre 2016 da Groupama Am Sgr. Con l’inizio del 2017, il fatturato complessivo intercettato dalle due piattaforme supera ampiamente gli 80 milioni di euro.

L’ Alternative Finance è una realtà globale che trae origine anche nelle recenti evoluzioni tanto tecnologiche quanto regolamentari e normative. E i dati preliminari sui primi mesi del 2017 confermano che l’Italia sta accelerando per colmare il gap scavato da una partenza a handicap rispetto ad altri Paesi. Non si tratta, dunque, di un fuoco di paglia ma di una nuova strada che può rimettere in circolo i capitali, in particolare riavvicinando la finanza al mondo delle imprese (anche le più piccole). (riproduzione riservata)
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