di Paola Valentini
«Anche la raccolta di giugno sta viaggiando su buoni ritmi, soprattutto sul fronte dei fondi comuni e mi aspetto un buon mese», Parola di Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum . Che in cinque mesi ha registrato flussi per 1,99 miliardi. Il dato si confronta con i 2,6 miliardi ottenuti nei cinque mesi del 2016 che però, spiega Doris, «erano stati eccezionali perché avevamo beneficiato moltissimo della crisi delle quattro banche salvate a fine 2015. Ora stiamo gradatamente spostando questa raccolta, prevalentemente parcheggiata in prodotti amministrati, verso strumenti del risparmio gestito, come i fondi che non a caso nei primi cinque mesi hanno raccolto 2,38 miliardi, quasi il doppio rispetto ai 1,35 miliardi dello stesso periodo 2016». Le masse hanno superato gli 81 miliardi a fine marzo (+14% su marzo 2016).
Tra i fondi spiccano i Pir. Banca Mediolanum ne ha lanciati due tra metà marzo e metà aprile che a fine maggio avevano raccolto oltre 1 miliardo di euro. «I nostri Pir continuano a registrare un afflusso costante di circa 12-13 milioni di euro al giorno», osserva Doris. Proprio sul fronte dei Pir il gruppo Mediolanum è al lavoro con un nuovo progetto che vedrà la luce nel corso del secondo semestre. «I Pir porteranno molta liquidità alle pmi le quali, però, per intercettare queste risorse devono attivarsi, soprattutto», premette l’ad, «se sono aziende non quotate che in Italia sono tante. Se riusciremo a spiegare bene agli imprenditori l’occasione unica che hanno davanti, potremmo almeno spingerli a pensare di quotarsi». L’idea di Banca Mediolanum è quindi quella di illustrare alle aziende, con l’ausilio di associazioni di categoria come Confinudustria, «che possiamo aiutarle ad approfittare dell’enorme massa di liquidità che, grazie ai Pir, sta arrivando loro. Ci vogliamo ritagliare un ruolo attivo nell’aprire quel canale tra risparmi di famiglia e aziende che il governo con il varo dei Pir ha voluto creare», sottolinea ancora Doris. L’obiettivo finale è rilanciare le ipo a Piazza Affari.
E, se questa primavera il gruppo è stato impegnato in un roadshow sul territorio per spiegare ai risparmiatori-investitori le caratteristiche dei Pir, ora sarà la volta delle aziende. «È un progetto cui teniamo molto, a metà luglio faremo i primi due incontri pilota con le imprese dell’area di Bergamo e Vicenza e poi da settembre ci saranno incontri in tutta Italia», rivela Doris. «D’altra parte crediamo che tutti gli attori coinvolti potranno ricevere i propri benefici, non soltanto noi come Mediolanum , ma anche l’impresa che cerca di crescere e l’economia italiana nel suo complesso. Mettiamo in moto un circolo virtuoso a vantaggio del Paese». (riproduzione riservata)
Fonte: