di Mauro Romano
Secondo passaggio in Aula a Montecitorio per il ddl Concorrenza. Ieri i deputati hanno iniziato l’esame del provvedimento che una volta approvato dovrà fare un quarto passaggio al Senato. Quattro modifiche, approvate in commissione Finanze alla Camera su assicurazioni, energia, telemarkeing e società di odontoiatri, hanno infatti allungato ulteriormente i tempi del provvedimento presentato 26 mesi fa. La situazione è ancora fluida. Il voto sul provvedimento è atteso per oggi.

Ma ancora ieri in tarda serata era aperta l’ipotesi di porre nuovamente la fiducia come già avvenuto a Palazzo Madama. «Siamo fuori tempo massimo, ma si può arrivare a una conclusione che sia il più unitaria possibile, per evitare che si riapra la discussione su alcuni punti», ha detto il sottosegretario al ministero Sviluppo economico, Antonio Gentile, durante la discussione generale con l’auspicio che «si faccia in fretta».

La scorsa settimana, nel commentare l’approvazione delle modifiche al ddl che ne procrastinavano ulteriormente la discussione, il titolare dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, aveva definito inspiegabile l’ulteriore ritardo. In campo assicurativo gli emendamenti hanno reintrodotto il tacito rinnovo sulle polizze assicurative «del ramo danni di ogni tipologia, alla loro scadenza». In materia energetica è stata eliminata la messa all’asta della fornitura elettrica per i clienti che non avranno scelto il loro fornitore una volta scaduto il regime di maggiore tutela. (riproduzione riservata)
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