di Andrea Fradeani

L’attività di assurance ha le sue regole in italiano. Il gruppo di lavoro sulla revisione legale del Cndcec, coordinato da Raffaele Marcello, ha pubblicato la traduzione in lingua italiana dei principi internazionali, scritti dall’International federation of accountants (Ifac), relativi allo svolgimento degli incarichi professionali finalizzati ad attestare, al di fuori della revisione contabile (completa o limitata), la correttezza di valori, procedure e processi.

Si tratta di un passo importante: la crescente esigenza di affidabilità delle informazioni e di compliance verso normative sempre più complesse, spinge gli operatori, per obbligo di legge o per esigenza volontaria, a chiedere ai professionisti verifiche e, quindi, attestazioni su materie diverse rispetto alla classica revisione contabile. Un ambito d’attività in rapido sviluppo per la professione del commercialista, privo ad oggi di un sistema organico di regole per il suo svolgimento. Sono stati tradotti, scendendo nello specifico, la prefazione ai principi internazionali, il loro quadro sistematico, il principio generale Isae 3000 relativo agli incarichi di assurance diversi dalle revisioni contabili complete o limitate dell’informativa finanziaria storica, nonché tre standard specifici. Iniziamo dall’Isae 3400, dedicato all’esame dell’informativa finanziaria prospettica: si tratta, in altri termini, delle regole che il professionista deve seguire per esprime un giudizio professionale in merito alla credibilità di forecast o proiezioni di tipo economico-finanziario. Quindi l’Isae 3402, sui controlli presso fornitori di servizi: in questo caso il professionista è chiamato a esaminare e attestare l’affidabilità dei controlli relativi a fornitori che prestano servizi (riguardanti l’informativa economico-finanziaria) rilevanti ai fini del controllo interno delle committenti. Infine l’Isae 3420, relativo all’informativa finanziaria proforma inclusa in un prospetto: si tratta, in questo caso, di rassicurare con riferimento, appunto, alla compilazione dell’informativa finanziaria proforma richiesta dalla legislazione, o di prassi, in materia di valori mobiliari.

L’obiettivo della traduzione dei principi internazionali sull’assurance, come sottolineato dal consigliere nazionale Marcello, consiste nel consentire di meglio definire l’ambito di intervento del professionista e la relativa responsabilità, richiamando standard internazionali di riferimento che godono di una sicura autorevolezza e sono generalmente accettati a livello mondiale. Un ulteriore passo nel rafforzamento del ruolo del commercialista, quale professionista del mondo economico-giuridico in grado di accrescere il grado di fiducia dei potenziali utilizzatori dell’informativa aziendale, che sarà a breve seguito dalla traduzione degli standard Ifac sugli incarichi di revisione limitata (Isre) e sui servizi connessi (Isrs).
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