Installando la black box il cliente rca spera di risparmiare nel premio. Certo, a condizione di non fare il furbo, altrimenti è uno strumento che gli si ritorce contro!
E’ quanto è successo in Gran Bretagna dove una compagnia di assicurazione – secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Financial Times – ha usato i dati raccolti dalle black box per scoprire una frode da 500mila £.
Insura the Box, questo il nome della compagnia, ha detto di aver utilizzato i dati registrati nella scatola nera per contestare 31 richieste di risarcimento, relative a 7 sinistri in cinque mesi e portare gli automobilisti in giudizio.
In uno di questi sinistri, il richiedente aveva dichiarato di aver avuto un sinistro ad un incrocio nel Kent, che aveva coinvolto due stranieri. Ma la black box ha mostrato che una delle auto coinvolte era stata parcheggiata 20 minuti prima (nello stesso giorno) nel parcheggio di una azienda di proprietà dell’altra persona. Ha anche dimostrato che l’impatto iniziale è avvenuto in un altro paese prima che l’auto fosse portata nel luogo del presunto incidente. Altre strane coincidenze hanno portato ad una investigazione più approfondita, che ha rilevato la frode e il fatto che le persone coinvolte avessero in realtà rapporti tra loro, così come ciascuno di essi fosse coinvolto in un relativamente alto numero di sinistri.
Scoprire le frodi è fondamentale per ridurre i costi dei sinistri. In un report governativo, è emerso che in UK vengono scoperti casi di frode per oltre 1 mld ogni anno.