Di Lucio Berno

Così si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 26111/2016.

In essa è stata confermata la condanna per omicidio colposo nei confronti dell’automobilista responsabile di aver investito una anziana signora.

Eppure l’anziana signora avrebbe avuto a disposizione le strisce pedonali solo a qualche metro di distanza dal luogo dove ha attraversato, luogo che le è risultato fatale.

In sede dibattimentale si è potuto dimostrare che nel luogo in cui si era verificato l’incidente la visibilità era buona e sufficiente a permettere a un attento e prudente automobilista di evitare l’investimento dell’anziana.

Nella sentenza si è riconfermato il principio generale secondo cui il conducente di un veicolo deve osservare la massima prudenza e procedere a velocità moderata ovunque, ma in modo particolare in prossimità degli attraversamenti pedonali fornendo così ai pedoni la possibilità di attraversare sia che essi attraversino sulle strisce sia che attraversino nelle loro vicinanze.

Si tratta – continua la Suprema Corte – di rispettare il principio del neminem ledere  anche quando i pedoni non attraversano sulle strisce.