di Angela Zoppo
Otto anni dopo il debutto in Italia Nec (NextEnergy Capital) ha deciso di fare il bis. La società d’investimento e gestione di impianti fotovoltaici con passaporto inglese, che si definisce una vera e propria merchant bank delle rinnovabili, ha appena chiuso la prima raccolta di NextPower II, nuovo fondo di private equity focalizzato nell’acquisizione di asset già operativi sul mercato italiano e con una prospettiva di altri 15 anni di incentivi. Finora Nec aveva fatto le sue mosse in Italia attraverso l’asset manager Wise Energy (1.250 parchi per 1.700 megawatt all’attivo, comprendendo anche la Gran Bretagna), ma ora ha scelto di utilizzare un veicolo dedicato.
NextPower II si aggiunge così a Nesf (NextEnergy Solar Fund), che con un capitale investito di 480 milioni di sterline e 33 impianti per un totale di 414 megawatt di capacità installata è al momento il più grande fondo specializzato in impianti fotovoltaici in Inghilterra, tra quelli presenti sul listino del London Stock Exchange, ed è gestito sempre attraverso WiseEnergy. Dalla sua quotazione, ad aprile 2014, Nesf ha raccolto 285 milioni di sterline, ai quali si aggiungono linee di credito in essere per altri 243 milioni di sterline. Il fondo italiano, invece, parte con una dote di 150 milioni di euro, ottenuti da Prudential Assurance Co, controllata inglese del gruppo assicurativo Prudential, ma il capitale è aperto a nuovi investitori. In attesa delle new entry, la fase di investimento partirà immediatamente: l’obiettivo è consolidare il settore fotovoltaico italiano, considerato promettente e redditizio nonostante la fine del vecchio regime degli incentivi, ma ancora troppo frammentato.
L’Italia è oggi il secondo Paese dell’Unione Europea per potenza solare installata e il quinto nella classifica mondiale, ma i primi dieci operatori arrivano a mettere insieme appena il 7% dell’intera capacità installata. Nec ha già identificato e sta portando avanti negoziazioni per l’acquisizione di impianti fotovoltaici per conto del fondo. «Siamo molto soddisfatti di aver chiuso a 150 milioni la prima raccolta di questo nuovo fondo focalizzato nel perseguire le attraenti opportunità di investimento nel lungo periodo del settore fotovoltaico italiano», spiega a MF-Milano Finanza Michael Bonte-Friedheim, founding partner e ceo di Nec. «Abbiamo un’importante pipeline di acquisizioni attualmente in discussione con varie controparti e ci aspettiamo di annunciare a breve i primi investimenti. Abbiamo l’intenzione di attirare ulteriori investitori a breve».
L’invito a investire è esteso a soggetti come fondi pensione e assicurazioni , comunque investitori di lungo termine impegnati nel riconoscere il ruolo delle rinnovabili nella riduzione del riscaldamento globale. Per Bonte-Friedheim e per il managing partner e cfo di Nec, Aldo Beolchini, «l’obiettivo è arrivare a una raccolta tra i 250 e i 350 millioni di euro, mantenendo il costo del capitale molto competitivo proprio grazie anche alla tipologia di investitori istituzionali coinvolti. Il nostro posizionamento distintivo, sia nel fotovoltaico che nel mercato italiano, ci permetterà di individuare interessanti opportunità di investimento, di portare avanti diverse operazioni di acquisizione in parallelo e di perseguire importanti miglioramenti tecnici e operativi oltre che sinergie di costo e finanziarie. Spingeremo in alto il livello di competitività nel settore fotovoltaico in Italia».
A un anno dal lancio, quindi entro giugno 2017, il target è l’acquisizione di 150 megawatt. La taglia non è una discriminante nella scelta. «Guarderemo a portafogli di tutte le dimensioni, da quelli piccoli intorno ai 2 megawatt a quelli oltre 100 mw, costruiti tra quattro e sei anni fa (così da poter usufruire ancora degli incentivi, ndr)», anticipano i due manager. «La nostra expertise industriale nell’acquisizione e gestione di impianti fotovoltaici ci differenzia dagli investitori finanziari; la gestione dei portafogli acquisiti viene effettuata dalle nostre squadre interne e non esternalizzata. Abbiamo una struttura di specialisti fotovoltaici di quasi 60 persone, delle quali circa 40 in Italia». (riproduzione riservata)
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