Addio alla supervisione della Fed
Grazie alla cessione di gran parte delle sue attività finanziarie, il conglomerato statunitense General Electric non ha più in pancia un istituto considerato too big to fail, ossia troppo grande per fallire. Il governo americano, attraverso il Financial Stability Oversight Council di cui fanno parte il dipartimento del Tesoro e la Federal Reserve, ha infatti deciso di togliere alla controllata Ge Capital la designazione di istituto importante a livello sistemico.

Non essendo più una Systemically important financial institution (Sifi, istituzione finanziaria importante per il sistema), Ge Capital non pone rischi alla stabilità finanziaria nazionale e, dunque, non dovrà più essere soggetta alla supervisione della banca centrale, né sarà chiamata a rispettare standard prudenziali.

Per Ge si tratta di una vittoria: in marzo aveva chiesto che la sua divisione finanziaria non fosse più considerata una Sifi.

Il segretario al Tesoro, Jack Lew, ha spiegato che l’organismo di supervisione «segue i fatti: quando identifica un’azienda che potrebbe minacciare la stabilità finanziaria, agisce; quando quei rischi cambiano, il Consiglio agisce egualmente».

Jeff Immelt, amministratore delegato di General Elctric, ha osservato che il gruppo si è trasformato «uscendo da gran parte dei servizi finanziari, acquistando Alstom e investendo per essere un leader» di quello che viene chiamato «internet industriale».

Keith Sherin, capoazienda di Ge Capital, ha aggiunto che la decisione «è un risultato della trasformazione di Ge Capital in un’azienda di servizi finanziari più piccola e più sicura, che contribuisce significativamente a contribuire al successo delle attività industriali di General Electric».

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