Alla fine del 2015, le attività detenute dai fondi pensione ammontano a circa 107 miliardi di euro. Lo evidenzia la Relazione annuale della Covip, spiegando che il 62,6% delle attività è investita in titoli di debito; di questi il 78% è costituito da titoli di Stato. Il 16,7% degli attivi è costituito da titoli di capitale e il 12,8% da OICR; gli investimenti in fondi mobiliari chiusi costituiscono un fenomeno marginale, che riguarda quasi esclusivamente i fondi preesistenti. Gli investimenti immobiliari, in forma diretta e indiretta, anch’essi presenti quasi esclusivamente nei fondi preesistenti, ammontano a 4 miliardi di euro.

Nelle forme pensionistiche complementari, gli investimenti nell’economia italiana, pur se significativi, sono inferiori a quelli all’estero: i primi ammontano a 38,6 miliardi di euro, pari a circa il 36% delle attività considerate, mentre i secondi totalizzano 62,2 miliardi, corrispondenti a circa il 58% di tali attività.

Guardando alla composizione degli investimenti in Italia, la quota preponderante è costituita dai titoli di Stato con 30,2 miliardi di euro. Gli investimenti in titoli emessi da imprese italiane sono, invece, limitati: 3,2 miliardi di euro, circa il 3% delle attività, di cui 2,2 miliardi formati da obbligazioni e 1 miliardo da azioni. Gli investimenti immobiliari, in larga parte concentrati presso i fondi pensione preesistenti, si attestano a 3,8 miliardi di euro, il 3,6% delle attività.

Nel confronto internazionale, i fondi pensione italiani investono in capitale emesso da imprese nazionali una quota del portafoglio più modesta, in parte scontando i bassi livelli di capitalizzazione del mercato azionario italiano.