Denunce a -4%. Ma crescono le malattie professionali
di Daniele Cirioli

Calano gli infortuni sul lavoro, ma crescono le malattie professionali. Le denunce dei primi, infatti, sono diminuite del 4% rispetto al 2014 e del 22,1% rispetto al 2011, mentre quelle di malattie professionali sono aumentate del 2,6% rispetto al 2014 e del 24% rispetto al 2011. A spiegarlo, tra l’altro, è la relazione annuale dell’Inail del 2015 presentata ieri dal presidente Massimo De Felice insieme ai dati di bilancio.

Infortuni in calo. Sono poco meno di 637mila le denunce di infortuni accaduti nel 2015 registrate dall’Inail. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati poco più di 416 mila (-6,6% rispetto al 2014), di cui il 18,2% avvenuto «fuori dell’azienda», cioè «con un mezzo di trasporto» ossia «in itinere». Gli infortuni mortali «accertati» sono stati 694, di cui 382 «fuori dell’azienda», a fronte di 1.246 denunce d’infortunio con esito mortale. Furono 1.152 nel 2014 e, dunque, il dato è in crescita seppure non sia ancora consolidato, perché risultano in istruttoria 26 infortuni. Qualora tutti venissero riconosciuti come casi mortali avvenuti «sul lavoro», si avrebbe un aumento totale di circa l’1,7% rispetto al 2014, mentre la riduzione rispetto al 2011 sarebbe del 20%. Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro non mortali, questi hanno causato circa 11 milioni di giornate d’inabilità con costo a carico dell’Inail. In media, si tratta di circa 82 giorni per gli infortuni che hanno provocato menomazione e 20 giorni in assenza di menomazione.

Malattie in crescita. Il dato, spiega la relazione, è in linea con il passato, confermando cioè l’andamento crescente nella serie storica. Le denunce sono state circa 59 mila (circa 1.500 in più rispetto al 2014) e l’aumento è stato di circa il 24% sul 2011. L’Inail ha riconosciuto la causa professionale nel 34% dei casi, mentre un 3% è ancora «in istruttoria». Il 63% delle denunce riguarda malattie del sistema osteomuscolare (salite del 46% rispetto al 2011). Da evidenziare il fatto che tutte le denunce riguardano le «malattie» e non i «soggetti ammalati», che sono circa 44mila. I lavoratori deceduti con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.462 (il 27% in meno rispetto al 2011), di cui 470 per silicosi/asbestosi (l’85% è con età al decesso maggiore di 74 anni).

Incentivi e bonus. La relazione ha toccato anche il tema degli incentivi. Oltre al bando Isi (oltre 23 mila domande presentate per il 2015 lo scorso 26 maggio) e al bando Fipit del 2015 destinato alle Pmi del settore terziario (con 20 mln di euro destinati a 5.121 progetti presentati), l’Inail rendiconta un aumento delle imprese che hanno potuto fruire della riduzione dei premi per prevenzione: 41 mila nel 2012, 46mila nel 2013, 52 mila nel 2014, circa 66 mila le istanze presentate nel 2015. Inoltre, a ottobre 2015 l’Inail ha disposto la riduzione dell’8,16% dei premi alle imprese artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2013-2014, destinando 27 milioni di euro a oltre 267 mila ditte.

Il bilancio. Positivo, infine, il risultato finanziario. I dati del preconsuntivo 2015, infatti, indicano entrate di competenza per 9 mld e 634 mln di euro (stesso livello del 2014) e uscite di competenza di 9 mld e 195 mln (prestazioni istituzionali diminuite dell’1,3% rispetto all’anno precedente). Il risultato finanziario pertanto è pari a 439 mln, dunque positivo, in diminuzione del 7,8% sul 2014 e del 43% sul 2011. Mantiene anche la «solidità», con riserve per circa 28 mld e 167 mln.
Fonte: