La Bce ha avviato il nuovo piano di acquisti di corporate bond, che era stato annunciato in marzo nell’ambito dell’iniziativa del Quantitative Easing. Secondo l’agenzia Bloomberg, fra i titoli acquistati figurano quelli di Generali, oltre a circa 3 milioni di euro di bond dell’utility francese Engie e ai decennali della spagnola Telefonica. L’acquisto di obbligazioni societarie si aggiunge a quelli sul debito pubblico governativo, sugli Abs e sui covered bond.

Intanto Ardo Hansson, membro del consiglio direttivo dell’istituto di Francoforte, in un’intervista al Wall Street Journal ha spiegato che occorre aspettare e vedere quali effetti avranno sull’economia i due nuovi programmi: oltre, appunto, all’acquisto di corporate bond, le Tltro. Il piano di acquisto di corporate bond, secondo Hansson, sarà più efficace rispetto a quello riguardante i titoli del settore pubblico: «Sono molto ben disposto verso questo programma. Ho sempre pensato che i canali che lavorano direttamente attraverso le imprese e le banche siano quelli che più verosimilmente hanno un impatto». Hansson rimane comunque scettico sulle dimensioni dei programmi per l’intero settore pubblico»: programmi che potrebbero non essere «così potenti come quelli che lavorano direttamente».

In ogni caso, è chiaro che i programmi precedenti hanno avuto un impatto sui tassi di interesse e su altre variabili, e dovrebbero spingere gradualmente al rialzo l’inflazione. «Sappiamo anche che recentemente i prezzi del petrolio e delle materie prime sono aumentati inaspettatamente, e questo crea a sua volta una pressione al rialzo», ha precisato il membro del direttivo Bce. «Le stime sono in grado di prendere in considerazione questo movimento e prevedono un aumento consistente dell’inflazione proprio grazie al rialzo dei prezzi dell’energia».

Intanto il governatore della banca centrale francese, François Villeroy de Galhau, ha detto che i rischi connessi all’helicopter money, il trasferimento diretto di denaro al pubblico, sono più grandi dei possibili benefici, e «non tutti gli strumenti monetari non convenzionali sono legittimi». Inoltre «ci sono limiti anche sui tassi d’interesse negativi».

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