di Andrea Montanari

Anno ricco di soddisfazioni il 2014, dal punto di vista finanziario, per il gruppo De Agostini. Perché la diversificazione extra-industriale del gruppo editoriale di Novara ha fruttato 30 milioni di cedole, grazie ai dividendi distribuiti dalle Generali (partecipazione del 2,01% su una quota totale del 2,18%) e da GTech (5,76%). Così il bilancio dello scorso anno di Dea Partecipazioni si è chiuso con un utile 16,4 milioni rispetto agli 1,5 milioni dell’anno precedente. Le famiglie Boroli e Drago hanno però deciso di non staccare un dividendo ma di girare tutta la somma a riserva straordinaria. Analizzando il bilancio della sub-holding finanziaria emerge poi che alla fine dello scorso anno è stata venduta sul mercato una piccola quota, lo 0,25%, del Leone di Trieste, per un incasso di quasi 64 milioni, con una plusvalenza netta di 3,54 milioni. Ora la partecipazione, di poco superiore al 2%, è iscritta a bilancio a un valore di carico complessivo di 485,12 milioni (15,5 euro per azione) e non sono stati fatti adeguamenti di valore visto che oggi il titolo Generali vale 16,34 euro. A fine 2014 il debito bancario con Unicredit  e Intesa Sanpaolo ammontava a 350 milioni, ma la somma è stata integralmente rimborsata. (riproduzione riservata)