di Luciano Mondellini

I progetti di consolidamento di Fiat Chrysler Automobiles entrano anche nella battaglia tra Exor e PartnerRe. A tirarli in ballo è la società di riassicurazioni statunitense (con sede alle Bermuda), che in un nuovo documento inviato ai soci paventa un rischio: la società della famiglia Agnelli potrebbe ritirare l’offerta se fosse necessario un suo intervento finanziario a sostegno di Fca. Si tratta dell’ennesimo tentativo di bloccare le mire della holding torinese, proprio quando le avances di Sergio Marchionne a General Motors sembrano trovare un nuovo ostacolo: secondo il Financial Times, l’ipotesi di fusione sarebbe stata bocciata anche dagli azionisti attivi di General Motors (alcuni hedge fund che controllano l’1,5% delle azioni ordinarie della casa di Detroit). Investitori come Taconic e Appaloosa sarebbero più interessati a un taglio dei costi che a una «complicata fusione». Il tentativo dell’ad di Fca di giocare di sponda per aggirare il no dei vertici di Gm avrebbe avuto quindi un esito negativo, mentre appaiono difficilmente praticabili – sottolinea il Financial Times – altre ipotesi, come quella di un’opa ostile sul gruppo Usa. (riproduzione riservata)