di Beatrice Migliorini 

La rivalutazione dei montanti contributivi non subirà le conseguenze di un eventuale andamento negativo dell’economia. Almeno per il 2015 e il 2016. Il blocco della svalutazione a causa del Pil negativo non sarà, quindi, oggetto di recupero in un momento successivo. Sterilizzazione per la quale sono stati stanziati circa 80 mln di euro.

Con questa modifica, arrivata a seguito della riformulazione di emedamenti da parte del governo, il dl pensioni ha ottenuto, ieri, il via libera dalla commissione lavoro della camera. Il testo passerà ora al vaglio della commissione bilancio che dovrà esprimersi in merito alle coperture finanziarie. Oltre agli 80 mln per evitare il recupero a seguito del congelamento, infatti, nel corso dei lavori sono stati stanziati, con emendamenti ad hoc a firma della maggioranza, altri 220 mln di euro per i contratti di solidarietà: 70 mln in più (140 mln il totale) per i contratti di tipo B (quelli per le aziende che non rientrano nel regime di Cigs e per le aziende artigiane) e altri 150 milioni per i contratti di solidarietà di tipo A. Un passaggio, però, che dovrebbe essere più che altro una formalità, tanto è vero che, come ha spiegato a ItaliaOggi la relatrice al testo Anna Giacobbe (Pd), «abbiamo in programma la discussione generale in Aula a partire dal mercoledì sera della prossima settimana, in modo da poter concludere le votazioni entro giovedì». Il testo passerà, poi, al vaglio del senato che avrà circa 20 giorni di tempo per analizzarlo ed apportare eventuali modifiche. La scadenza, infatti, è fissata per il 21 luglio prossimo.