Il Prof. Riccardo Cesari, Consigliere dell’IVASS, è intervenuto presso le Commissioni riunite Finanze e Attività Produttive in una audizione informale nell’ambito dell’esame del disegno di legge AC 3012 Legge annuale per il mercato e la concorrenza.

Analizzando l’evoluzione del mercato RCA degli ultimi anni, Cesari ha evidenziato che nell’ultimo triennio (2011-2014), la frequenza sinistri è scesa dal 7.4% al 6% (-18.1%). Il costo medio dei sinistri è invece aumentato del +4.6% (da 5 4435 euro a 4641 euro), effetto del calo degli importi pagati (-1.8%) più che compensato dalla crescita degli importi riservati (+9.8%).

Poiché la frequenza dei sinistri risulta avere un effetto sui premi decisamente superiore di quello dei costi medi, il calo della prima, in questa congiuntura caratterizzata da minore incidentalità e minore uso tradizionale dell’auto, spiega il recente andamento cedente dei premi delle polizze.

Se, con la ripresa economica, la sinistralità dovesse tornare sui livelli passati, si potrebbe osservare una nuova lievitazione dei prezzi.

Molto può essere fatto, tuttavia, dal lato dei costi dei sinistri, per rendere più sensibile il prezzo a questa componente e – secondo Cesari – in tal senso vanno sia recenti interventi legislativi sia le proposte contenute nel citato DdL.

 

Anche da questo punto di vista, il DdL contiene indicazioni per stimolare l’informazione, la trasparenza e la mobilità dei consumatori, segno inequivoco di dinamica concorrenziale e importante canale di trasmissione delle riduzioni dei costi in abbattimento dei prezzi. A tal fine, si prevede, per gli intermediari, l’obbligo di utilizzare, a favore dei clienti, il c.d. tuopreventivatore online per la comparazione dei preventivi r.c. auto, finalmente posti su basi confrontabili grazie alla definizione (da parte del MiSE) di un articolato contratto-base (art. 3), vietando di discriminare, nella stessa classe di merito, gli assicurati con le stesse caratteristiche di rischio ma diversa durata di rapporto (art. 5).

 

Informazioni e trasparenza stimolano la mobilità e quindi la concorrenza: secondo i dati di una indagine IVASS il 15.2% degli assicurati a fine 2014 ha cambiato compagnia a fronte di sensibili sconti di prezzo (circa -22% per gli switchers contro -5% per gli stayers). Inoltre i tassi di cambio-compagnia sono più elevati dove prezzi e rischi sono più alti, più alto il valore dello sconto e più elevati i margini di riduzione dei prezzi. La strada dell’informazione e della formazione di un assicurato consapevole vanno pienamente perseguite in quanto condizioni indispensabili a una sana competitività di mercato.

 

Cesari ha ricordato anche l’attività svolta in questi due anni e mezzo dall’Istituto: la prima versione dell’Archivio Integrato Antifrode (AIA, ex art.21 del DL 179/2012), il cui imminente avvio è in un apposito decreto interministeriale in corso di pubblicazione; la riforma della CARD in stretta collaborazione con l’Autorità Antitrust (AGCM), per il risarcimento diretto r.c. auto; la ristrutturazione e potenziamento (in corso), a seguito di un accordo MiSE-IVASS- Banca d’Italia, del TuoPreventivatore online; la dematerializzazione dell’attestato di rischio; l’indagine campionaria trimestrale sui prezzi effettivi delle polizze r.c. auto (indagine IPER) che copre l’intero universo mediante un campione stratificato7 di circa 2 milioni di targhe ogni trimestre (30% dell’universo delle polizze rinnovate nel trimestre) e un panel di 1 milione di proprietari (250 mila per ogni scadenza trimestrale).

Cesari ha anche enunciato i primi risultati della lotta alle frodi.

L’art. 30 del DL 1/2012 ha introdotto l’obbligo per le imprese di assicurazione di predisporre una relazione annuale sull’attività antifrode. L’IVASS, mediante il Regolamento 44, ne ha stabilito modalità e contenuti e ne rielabora i risultati aggregati. Questi dicono che:
– i sinistri in gestione antifrode (per i quali i sistemi interni alle imprese hanno rivelato in via automatica la presenza di indicatori di rischio) rappresentano il 19.3% di quelli complessivamente denunciati;
– dei sinistri in gestione antifrode il 51.2% è stato oggetto di approfondimenti da parte delle imprese mediante strumenti di accertamento speciali (perizie su autovetture dei responsabili, analisi di compatibilità dei danni, verifica della sussistenza del nesso di causalità, accertamenti presso strutture sanitarie);
– il 14.4% dei sinistri oggetto di approfondimento è stato contestato (e non pagato) per motivazioni connesse al sospetto frode;

– l’1.8% dei sinistri oggetto di approfondimento è stato oggetto di denunce/querele all’Autorità Giudiziaria (circa 3400 denunce/querele; erano state il 2.3% nel 2012, il 2.8% nel 20138 );

Le stime sulla riduzione del costo dei sinistri dovuta all’attività antifrode indicano per il 2014 un risparmio di 189 milioni, pari all’1.7% dell’onere sinistri e all’1.2% dei premi incassati nell’anno (rispettivamente 1.3% e 0.9% nel 2012 e 1.6% e 1.1% nel 2013 ). L’avvio dell’AIA e i progressi consentiti dalla legislazione in emanazione dovrebbero far aumentare sensibilmente queste percentuali.

Cesari ha analizzato i singoli articoli del disegno di legge, suggerendo modifiche e facendo osservazioni che si possono leggere nell’allegato.

In conclusione l’IVASS esprime il proprio apprezzamento sul disegno di legge, “nell’auspicio che sia dedicata attenzione alle osservazioni e proposte qui formulate, che, a giudizio dell’IVASS e mio personale, sono volti ad un più puntuale conseguimento delle finalità indicate dal Legislatore, nell’obiettivo fondamentale, di respiro europeo, della protezione degli assicurati e dei beneficiari delle polizze”.