di Francesca Chiarano MF-DowJones

L’ex presidente di Banca Carige, Giovanni Berneschi, è stato rinviato a giudizio insieme ad altre sette persone presso il Tribunale di Genova per la presunta maxi-truffa ai danni della banca ligure. Il gup Maria Teresa Rubini ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio dei pm Nicola Piacente e Silvio Franz.

Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata a truffa, riciclaggio e per alcuni di falso. Tra gli altri rinviati a giudizio ci sono l’ex ad di Carige Vita Nuova, Ferdinando Menconi, l’imprenditore Sandro Calloni, Ernesto Cavallini, i commercialisti Andrea Vallebuona, Alfredo Averna e Ippolito Giorgi di Vistarino, e il notaio Piermaurizio Priori. Il gup ha inoltre accettato la richiesta di patteggiamento a due anni e tre mesi di reclusione e un sequestro di beni da 1,3 milioni di euro avanzata dalla nuora di Berneschi, Francesca Amisano. Per l’avvocato svizzero Davide Enderlin il giudice ha accolto la richiesta di trasferimento del processo a Milano. La prima udienza è stata fissata per il 23 settembre. Berneschi e Menconi sono stati prosciolti dal reato di associazione per delinquere in relazione ai fatti relativi al 1997, in quanto si trattava di un’ipotesi basata sulla presenza di solo due associati, quindi il fatto non sussiste. «Me l’aspettavo, ci divertiremo al processo», ha commentato a caldo l’ex presidente di Carige. «Meno male che è rimasto a Genova (i difensori avevano chiesto il trasferimento a Milano, ndr)», ha aggiunto Berneschi, spiegando che «ho dieci armadi pieni di documenti per la difesa e sarebbe stato difficile portarli a Milano». 
Infine l’ex numero uno della banca si è detto «contento» del patteggiamento della nuora Francesca Amisano che «così è fuori da questo casino in cui non c’entrava niente». Ieri il titolo della banca è stato investito dalla bufera scatenata sui mercati dall’incubo Grexit, e ha perso il 5,4% a 1,55 euro. Dei rischi che comporta un esito negativo delle trattative tra Atene e istituzioni creditrici è ben consapevole il presidente della banca, Cesare Castelbarco, che a margine del Banking Day organizzato da MF Milano Finanza (si vedano pagg. 4 e 5) ha riconosciuto che l’aumento di capitale da 850 milioni attualmente in corso «deve fare i conti con la variabile Grecia». Tuttavia il presidente di Banca Carige si è detto fiducioso sul buon esito dell’operazione. (riproduzione riservata)