Il mercato automobilistico europeo continua anche in maggio sulla strada della ripresa in atto da 21 mesi consecutivi, seppur con un deciso rallentamento rispetto ai tassi di crescita della prima parte dell’anno. Le immatricolazioni di auto nuove in Europa, secondo quanto emerge dai dati di Acea, l’associazione dei costruttori, sono aumentate lo scorso mese dell’1,4% su base annua a 1.151.965 unità. Il tasso di crescita di maggio, il più basso durante gli ultimi 21 mesi, evidenzia che tra i cosiddetti major markets hanno contribuito positivamente alla crescita la Spagna (+14%), l’Italia (+10,8%) e il Regno Unito (+2,4%), mentre Francia e Germania hanno assistito a un calo rispettivamente del 3,5% e del 6,7%. I primi cinque mesi dell’anno si chiudono con una crescita delle immatricolazioni del 6,7% a 6.000.439 unità.

Le migliori performance sono state ancora una volta appannaggio di Renault-Nissan, Fiat Chrysler (si veda box) e delle case tedesche Bmw e Daimler. Volkswagen si conferma leader del mercato europeo, nonostante un calo delle immatricolazioni mensili del 2% a 295.662 unità e una quota in contrazione dal 26,6 al 25,7%. Conserva il secondo posto Psa Peugeot-Citroën, ma chiude maggio con una flessione delle immatricolazioni del 2,5% a 117.122 unità e della penetrazione di 0,7 punti al 10,2%, mentre la connazionale Renault mette a segno un +5,4% a 108.551 e raggiunge il 9,4% del mercato (9,1% un anno fa).

Dati negativi per le americane Ford e General Motors. La casa di Dearborn ha visto un calo dello 0,6%% a 81.492 unità e della penetrazione dal 7,2 al 7,1%. Opel del gruppo Gm perde il 5% a 79.214 unità, per una quota in contrazione dal 7,3 al 6,9%. In crescita Bmw, con un +7,9% a 72.493 unità (quota dal 5,9 al 6,3%), mentre la rivale Daimler ha registrato un aumento dell’11,5% a 70.053 per una penetrazione passata dal 5,5 al 6,1%. Andamento contrastato per le case giapponesi e sudcoreane, con Toyota in calo del 5,3% e Nissan in crescita del 13,7%, mentre Mazda perde lo 0,5%, Suzuki guadagna il 13%, Mitsubishi sale del 13,4% e Honda crolla del 16,3%.

© Riproduzione riservata