di Mariangela Pira

Una nuova linea di garanzie da 2 miliardi di euro a sostegno di export e investimenti italiani in Cina e un accordo con Shandong Ruyi, uno dei principali gruppi industriali cinesi attivi nel settore tessile, che con tutta probabilità sarà firmato domani a Pechino al Business Forum alla presenza del premier Matteo Renzi.

Queste le carte che Sace, gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la competitività degli esportatori italiani, mette sul tavolo in occasione della missione del governo, ministero dello Sviluppo Economico e Confindustria in Cina. Farà parte della delegazione guidata dal ministro Guidi anche Alessandro Castellano, amministratore delegato del gruppo finanziario.

 
 

La Cina si conferma dunque un mercato ad alto potenziale di crescita per l’export italiano che, secondo le previsioni di Sace, crescerà a un tasso medio annuo dell’11% nei prossimi quattro anni. L’iniziativa della linea di garanzie da 2 miliardi consente alle Pmi di accedere a finanziamenti garantiti da Sace – anche in valuta locale – a sostegno dei piani di sviluppo nel Paese (investimenti in reti distributive, joint venture produttive, acquisizioni di aziende locali, spese pubblicitarie, punti vendita, acquisto macchinari); vendere merci o servizi offrendo ai propri clienti cinesi dilazioni di pagamento fino a cinque anni, attraverso l’utilizzo di lettere di credito e assicurandosi dal rischio di mancato pagamento; incassare anticipatamente i pagamenti dovuti dai clienti cinesi, assicurandosi dal rischio di insolvenza.

Sono 14 i gruppi bancari cinesi pre-affidati da Sace: Agricultural Bank of China, Bank of China, Bank of Communications, Bank of Shanghai, China Citic Bank, China Construction Bank, China Development Bank, China Ex-Im Bank, China Guangfa Bank, China Merchants Bank, Industrial Bank, Industrial & Commercial Bank of China, Ping An Bank, Shanghai Pudong Development Bank.

Il gruppo assicurativo-finanziario ha anche comunicato un’operazione da 200 milioni di euro in favore di oltre 20 Pmi italiane impegnate nella realizzazione dell’impianto di Nghi Son, il più grande progetto del Vietnam, uno degli impianti petrolchimici tecnologicamente più avanzati in Asia.