Sale l’attesa per i prossimi Mondiali di Calcio, che in terra brasiliana calamiteranno l’attenzione planetaria di tifosi e simpatizzati per alcune settimane. Ma oltre agli aspetti più propriamente sportivi e connaturati al tifo per la propria Nazionale, si intrecciano nella kermesse calcistica di cui saremo spettatori anche variabili di risk management.  Non si tratta solo dei piani che broker e società di assicurazioni possono aver previsto per tutelare campioni come Lionel Messi (tibia e perone sono stati valutati 51 milioni di euro), ma di come l’intero appuntamento sportivo sarà gestito in ogni sua variabile di rischio.

Assisteremo a un evento di dimensioni notevolicommentaPaolo Rubini, Presidente di ANRA e nel quale la componente di analisi e gestione dei rischi assume un’importanza cruciale. Infatti, proprio i grandi eventi, dalle Olimpiadi ai Mondiali di Calcio, richiedono una gestione estremamente complessa che preveda una macchina organizzativa perfetta e, quindi, il totale controllo sui molti rischi potenziali.  Primi tra tutti il rischio reputazionale e la sicurezza. Il Mondiale rappresenta una situazione emblematica in tema di rischio. È una rincorsa folle su un progetto di grandi dimensioni che nasce e si conclude in alcuni anni, che parte come iniziativa di un ristretto comitato promotore e delle autorità del Paese che si candida a ospitarlo, e viene poi a coinvolgere decine di migliaia di persone solo per gli aspetti organizzativi. Il progetto mette di fronte a una complessità di eventi, con la caratteristica di svolgersi in tempi e luoghi fissati in un calendario ferreo, non modificabile.  Senza cioè la possibilità di riproposta in caso di insuccesso, e con budget stabiliti alcuni anni prima. Ma a questo rischio “d’impresa” vanno poi ad aggiungersi altri rischi, in primo luogo il rischio reputazionale, legato a molti fattori a partire alla sicurezza di tutti i partecipanti, ma anche al regolare svolgimento di tutti gli eventi garantendo la business continuity”.

In particolare le principali aree di rischio da gestire, durante un grande evento sono:

  1. L’identificazione di un comitato di sicurezza entro la task force organizzativa, in grado di presidiare tutti i siti sportivi, gli obiettivi sensibili come gli hotel, gli aeroporti, le città sedi di partite, le infrastrutture, le aree a maggiore concentrazione di tifosi.
  2. La realizzazione di un piano di emergenza per ogni sito e stadio, con definizione delle azioni necessarie da intraprendere durante un evento critico (evacuazione dagli impianti, percorsi alternativi in caso di problematiche alle vie di trasporto…)
  3. La pianificazione e messa in campo di tutti i sistemi tecnologici di sicurezza, dai sistemi di verifica degli accrediti ai metal detector per filtrare gli accessi, fino alla messa in sicurezza del processo dei controlli anti-doping.
  4. La valutazione delle possibili fonti di rischio con una prima verifica  su quanto è stato realizzato o sia accaduto nelle edizioni precedenti, e sulle caratteristiche del territorio, ad esempio infrastrutture, temperature e precipitazioni medie, ecc.
  5. La scelta e selezione delle aziende partner della manifestazione: global player, broker internazionali, system integrator professionisti e leader di mercato, sovente anche Sponsor della FIFA, con i quali sono definiti accordi strutturati e articolati.
  6. Il coordinamento fra i piani di prevenzione rischi e gestione delle crisi degli organizzatori e quelli dei singoli partecipanti