di Elisabetta Iovine  

 

Lloyd’s di Londra, la più antica corporazione assicurativa del mondo, si appresta a lasciare il suo quartier generale nella capitale britannica. Si tratta di un grattacielo in vetro e acciaio che si trova nel quartiere della City, cuore finanziario della metropoli, e che dal 1986 accoglie la società.

L’edificio si ispira alla casa da gioco originale fondata nel 1688 dal cabarettista Edward Lloyd sulle rive del Tamigi.

Il problema è che, col passare del tempo, la sede è diventata troppo grande. Il colpo di grazia è stato inferto dalle nuove tecnologie, in particolare dall’iPad, e dalle operazioni eseguite via internet, che hanno portato a una diminuzione delle transazioni effettuate in loco. Inoltre i costi di riscaldamento sono esorbitanti e lo stabile, classificato come monumento storico, necessita di un’opera di manutenzione complessiva.

La nuova destinazione sarà Gotham City, un grattacielo ispirato alle ambientazioni neogotiche dei film di Tim Burton e Cristopher Nolan. I lavori del nuovo complesso, che sorgerà a Leadenhall Street, inizieranno nel 2015 e la consegna è prevista nel 2019. Gotham City richiama le ambientazioni delle avventure di Batman, eroe senza macchia e senza paura.

Del resto i Lloyd’s si sono evoluti col passare del tempo. Oggi è una multinazionale innovativa e con un’ottima redditività. Nel 2013 gli utili sono cresciuti del 14% su base annua raggiungendo la cifra di 3,9 miliardi di euro. Ormai gli investitori individuali controllano solo il 5% del capitale sociale.

Eppure il gruppo non è passato indenne dalle tempeste finanziarie degli ultimi anni. Lloyd’s fu praticamente nazionalizzata dal governo britannico con 20 miliardi di sterline di fondi pubblici nel corso della crisi scoppiata tra il 2007 e il 2008. Poi, grazie alle migliori condizioni finanziarie globali e al piano di ristrutturazione approvato dall’Unione europea, è stato avviato il disimpegno pubblico e il governo britannico ha ridotto la partecipazione nella società al 25%.

Un altro segno di vitalità è l’annuncio recente della quotazione, prevista in luglio, alla borsa di Londra del 25% della controllata Tsb. Si tratta dell’istituto bancario dei Lloyd’s, che punta a conquistare nel giro di quattro-cinque anni una quota di mercato del 6% in Gran Bretagna.

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