La General Motors è da tempo in ballo per una campagna di richiamo, che coinvolge ormai più di 5 milioni di veicoli, dovuto ad un difetto del meccanismo di accensione, che ha provocato degli incendi e 13 morti accertate.

Le indagini in corso (compreso l’audit interno della stessa GM, voluto dal nuovo amministratore delegato) hanno messo in rilievo (oltre alla frequenza delle campagne di richiamo da parte della GM negli ultimi 10 anni), che il difetto del sistema di accensione – fornito da un produttore terzo – era conosciuto dai progettisti (sono stati licenziati 15 dipendenti, per questo) e sottovalutato dall’azienda.

La GM si è beccata una multa di 35 milioni dollari, dall’Autorità di Controllo, cui ha pagato 7.000 dollari al giorno di penale per il ritardo nella consegna di documenti richiesti.

I proprietari della auto richiamate hanno anche avviato due cause per la perdita di valore delle loro auto.  Il fatto nuovo, che è esploso in questi giorni, è che un gruppo di proprietari di auto marca GM, non soggette a richiamo, ha avviato, il 18 giugno 2014, una class action contro la GM, in quanto la stessa, che aveva venduto loro delle auto dichiarate sicure ed affidabili, ha mentito con il risultato che le auto in loro possesso – considerate ora inaffidabili –  si sono deprezzate a causa della cattiva fama della GM, conseguente alla campagna di richiamo in corso.

Gli attori calcolano il danno complessivo in 10 miliardi di dollari….Tutto il mondo legale e degli affari è curioso di andare a vedere come andrà a finire questa iniziativa, che si dovrà scontrare con tutti i paletti restrittivi posti dalla sentenza della Corte Suprema “Comcast vs Behrend” sulla certificazione della classe e, quindi, sull’ammissibilità dell’azione. A carico dei reclamanti sta infatti l’onere di dimostrare che i danni, subiti dai membri della classe, sia realmente omogenei.  

Intanto anche la Chrysler è stata messa sotto indagine dall’Autorità di vigilanza, per un problema analogo, che sembra coinvolgere 1,3 milioni di veicoli … 

(da Law360, New York (June 18, 2014, 1:17 PM ET)